
Nel mondo dei videogiochi, i bug non sono solo fastidiosi glitch che rovinano l’esperienza del giocatore, ma possono anche diventare leggendari, trasformandosi in veri e propri episodi che segnano la storia dell’industria.
Questi bug, spesso causati da errori nei motori di fisica, nelle interazioni tra client e server o nelle logiche di rendering, possono generare comportamenti imprevisti che vanno ben oltre le intenzioni originali degli sviluppatori. A volte, un semplice errore di sincronizzazione o una gestione imprecisa delle collisioni possono provocare scene esilaranti o addirittura creare situazioni che diventano icone di intere community.
In questo articolo, esploreremo alcuni dei bug più epici dei videogiochi che hanno fatto la storia, analizzando non solo le conseguenze comiche o spettacolari che hanno generato, ma anche le ragioni tecniche alla base di questi fallimenti.
- Super Mario 64: il "Backwards Long Jump"
- Skyrim: il "Flying Mammoth"
- Fallout 76
- World of Warcraft: il “Corrupted Blood Incident”
- Cyberpunk 2077
- The Witcher 3: il "Running in Place" Bug
- Red Dead Redemption 2: il “Horse Duplication Bug”
- Minecraft: il "Block Update Bug"
- Assassin's Creed Unity
- GTA San Andreas: "Bigfoot?"
- Conclusione
Super Mario 64: il “Backwards Long Jump”
Quando si parla di bug storici, Super Mario 64 è uno dei primi giochi che viene in mente. Nel 1996, questo capolavoro rivoluzionò i platform 3D, ma non tutti i segreti di Super Mario 64 erano pianificati. Uno dei bug più affascinanti di questo gioco è il Backwards Long Jump (salto lungo all’indietro).
Cosa succedeva?
Il bug si attivava quando Mario eseguiva un long jump (salto lungo) mentre si trovava su una superficie inclinata, e se il giocatore spingeva il controller nella direzione opposta (indietro), Mario cominciava a muoversi a velocità incontrollabile. Questo bug non era solo curioso, ma causava anche dei veri e propri “glitch” nel gioco, poiché il motore fisico non riusciva a calcolare la velocità in modo corretto.
Dal punto di vista tecnico, il bug avveniva a causa della gestione della velocità e della collisione: il codice non considerava il fatto che Mario potesse muoversi all’indietro con una velocità maggiore di quella prevista dal gioco, e così il motore fisico non riusciva a fermarlo. In pratica, il gioco non riusciva a gestire la velocità angolare del personaggio durante il salto lungo in direzione opposta.
La soluzione
Sebbene non fosse mai stato pianificato come una meccanica, il bug ha fatto parte della cultura del gioco, diventando quasi una feature non ufficiale. In effetti, la velocità che Mario raggiungeva grazie al bug era tale da permettere di superare i muri del gioco, creando un’esperienza quasi “onnipotente”.
Skyrim: il “Flying Mammoth”
The Elder Scrolls V: Skyrim è un gioco che ha segnato una pietra miliare nei RPG, ma non è stato immune dai suoi bug. Uno dei più iconici è il famoso “Flying Mammoth”, che ha fatto ridere e arrabbiare la community in egual misura.
Cosa succedeva?
Il bug si verificava quando un mammuth si trovava in un’area dove c’erano troppi elementi dinamici in movimento (come il combattimento o animazioni complesse) che influenzavano la posizione dei nemici. A causa di una gestione errata delle animazioni e delle collisioni del mammuth, esso iniziava a librarsi nel cielo, creando un effetto comico e surreale che ha divertito i giocatori.
La causa del bug risiedeva nel sistema di gestione delle animazioni dei nemici e nella collisione tra oggetti. Quando le animazioni di movimento del mammuth si sovrapponevano a quelle di altri elementi del gioco, il calcolo delle coordinate spaziali e della gravità non veniva eseguito correttamente. Il mammuth veniva sollevato da un errore nel sistema di fisica che non considerava le sue dimensioni in relazione al terreno e alle altre collisioni.
La soluzione
Bethesda ha dovuto rilasciare una patch che sistemasse i parametri di collisione e gravità specifici per gli animali di grandi dimensioni. Tuttavia, la community ha amato così tanto questo bug che alcuni modders hanno addirittura creato dei mod in cui i mammuth volano intenzionalmente.
Fallout 76
Fallout 76 è stato lanciato con molte promesse, ma ha incontrato una serie di problemi legati ai bug, che hanno rovinato l’esperienza di gioco. Tra i bug più notorî c’era il famoso “Duplication Glitch” che permetteva ai giocatori di duplicare oggetti in maniera infinita.
Cosa succedeva?
Il bug consentiva ai giocatori di duplicare oggetti come armi, armature e risorse, semplicemente sfruttando un errore nel sistema di inventario che non riusciva a sincronizzare correttamente le modifiche al database. Questo creava un vantaggio ingiusto, che andava a compromettere il bilanciamento del gioco e la sua economia interna.
Il bug era legato a un errore nel sistema di salvataggio dei dati e nella sincronizzazione tra il client e il server. Quando un oggetto veniva scambiato o depositato, il gioco non riusciva a confermare il salvataggio in tempo reale, permettendo ai giocatori di duplicarlo attraverso il lag nella comunicazione server-client.
La soluzione
Bethesda ha dovuto implementare una serie di patch che bloccassero la duplicazione e ottimizzassero il sistema di sincronizzazione tra server e client. La soluzione includeva anche un sistema di monitoraggio più rigido delle attività online, per prevenire l’uso di exploit.
World of Warcraft: il “Corrupted Blood Incident”
World of Warcraft, uno dei MMORPG più popolari di sempre, ha visto uno dei bug più drammatici della sua storia: il “Corrupted Blood Incident”.

Cosa succedeva?
Nel 2005, un bug in un dungeon ha causato una pandemia virtuale all’interno del gioco, con il “Corrupted Blood” che si diffondeva tra i personaggi, a causa di un errore nel sistema di interazione tra il combattimento e gli effetti di stato. Questo ha portato interi server a essere invasi da questa “malattia” che si diffondeva senza controllo, creando caos tra i giocatori.
Il bug si è verificato durante una delle battaglie contro un boss, dove un effetto di stato legato alla malattia veniva trasmesso a tutte le creature vicine, comprese quelle che non avrebbero dovuto essere influenzate. Questo errore si verificava perché il sistema di aggiornamento delle condizioni di status non filtrava correttamente i target in base alla situazione del combattimento.
La soluzione
Blizzard ha dovuto intervenire rapidamente per limitare l’area di contagio e aggiornare il sistema di gestione degli status per evitare che l’errore potesse ripetersi. Inoltre, questo evento ha ispirato studi sociologici su come le pandemie virtuali possano diffondersi nelle comunità online.
Cyberpunk 2077
Quando Cyberpunk 2077 è stato lanciato, il gioco era afflitto da una serie di bug tecnici devastanti. Uno dei più famosi era il “t-posing” di NPC, un bug che faceva apparire i personaggi come se fossero in una posizione di stallo.

Cosa succedeva?
Il bug in questione vedeva i personaggi non giocanti (NPC) muoversi come manichini, in una posizione chiamata “T-pose”, che impediva loro di eseguire animazioni corrette. Questo accadeva perché il sistema di animazione delle pose non veniva aggiornato correttamente quando gli NPC entravano in una zona interattiva.
Il problema risiedeva nella gestione dei dati di animazione degli NPC e nel sistema di sincronizzazione tra il movimento e le pose. Quando un NPC veniva collocato in una nuova posizione, la sincronizzazione delle animazioni non riusciva a completarsi correttamente, lasciandoli in una posizione statica.
La soluzione
CD Projekt ha lavorato per ottimizzare il motore di animazione e migliorare la gestione delle interazioni NPC per evitare che il gioco continuasse a manifestare questo bug. Una patch fu rilasciata per correggere il problema e migliorare la qualità delle animazioni.
The Witcher 3: il “Running in Place” Bug
Un altro grande RPG, The Witcher 3: Wild Hunt, ha avuto il suo bel da fare con un bug piuttosto curioso: il “Running in Place”. Il bug si manifestava quando Geralt di Rivia, il protagonista, restava fermo a correre sul posto, senza progredire effettivamente.
Cosa succedeva?
Il problema accadeva quando Geralt cercava di correre in determinate aree del gioco, ma invece di avanzare, restava fermo sul posto, come se fosse in uno stallo. Questo bug, sebbene non invalidante, ha sicuramente rovinato l’esperienza di molti giocatori, soprattutto durante le esplorazioni.
Il bug era legato a un errore nel sistema di animazione del movimento di Geralt. La causa principale risiedeva nel sistema di sincronizzazione tra le animazioni di movimento e il controllo del personaggio. Quando il gioco cercava di cambiare le animazioni del personaggio per adattarle alla posizione del terreno, un errore nel motore fisico causava il blocco del movimento, facendo sembrare che Geralt corresse sul posto. In sostanza, il codice non riusciva a ricalcolare correttamente la posizione del personaggio nel mondo 3D.
La soluzione
CD Projekt RED ha rilasciato una patch che ha ottimizzato il sistema di animazioni e migliorato la gestione delle transizioni tra le animazioni di movimento. Così, Geralt ha finalmente smesso di sembrare un corridore bloccato!
Red Dead Redemption 2: il “Horse Duplication Bug”
In Red Dead Redemption 2, il celebre open-world di Rockstar Games, uno dei bug più strani è stato il “Horse Duplication Bug”, che ha permesso ai giocatori di duplicare i cavalli senza sforzo.
Cosa succedeva?
Il bug si verificava quando un giocatore, mentre si trovava a cavallo, interagiva con un altro NPC in un punto specifico della mappa. Durante questo processo, l’inventario e le animazioni venivano sovrascritti in modo tale che il cavallo veniva duplicato, portando a una situazione in cui più cavalli apparivano nel gioco.
Questo bug era il risultato di un problema con il sistema di gestione dell’inventario e le animazioni di interazione tra il giocatore e gli NPC. Quando l’NPC veniva attivato mentre il cavallo era nelle vicinanze, il gioco non riusciva a gestire correttamente l’oggetto del cavallo, creando una copia non intenzionale nel gioco.
La soluzione
Rockstar ha dovuto intervenire per correggere i processi di salvataggio e aggiornamento dell’inventario per evitare che questo bug continuasse a verificarsi. Nonostante la risoluzione tecnica, la community si è divertita molto con il duplicare cavalli, tanto che molti giocatori hanno continuato a sfruttare questo bug per ottenere risorse extra.
Minecraft: il “Block Update Bug”
Anche Minecraft, uno dei giochi più giocati al mondo, non è immune da bug che hanno segnato la sua storia. Il “Block Update Bug” è un esempio celebre che ha affascinato gli sviluppatori e la community.
Cosa succedeva?
Il bug si verificava quando un blocco veniva aggiornato all’interno del mondo di gioco, ma il gioco non riusciva a gestire correttamente gli aggiornamenti del mondo, causando comportamenti imprevisti come blocchi che si comportavano in modo anomalo o addirittura si spostavano da soli. Questo bug è diventato famoso quando i giocatori hanno scoperto che alcuni blocchi reagivano a cambiamenti nelle vicinanze in modo molto più dinamico di quanto fosse previsto dal gioco.
Il bug era legato al sistema di aggiornamento dei blocchi di Minecraft. Quando veniva aggiornato un blocco (ad esempio un blocco di sabbia sopra un altro), il sistema non riusciva a calcolare correttamente gli aggiornamenti tra i vari livelli di blocchi, portando a comportamenti imprevisti e instabili. Inoltre, la gestione della gravità e delle interazioni tra blocchi non era completamente ottimizzata, causando anomalie nei movimenti o nelle interazioni tra i blocchi.
La soluzione
Il team di sviluppo ha dovuto migliorare il sistema di gestione degli aggiornamenti e delle interazioni tra blocchi e applicare correzioni per evitare il movimento non previsto dei blocchi. Successivamente, Mojang ha implementato una meccanica di blocchi interattivi più stabile, mantenendo la libertà creativa che il gioco permette.
Assassin’s Creed Unity
Quando Assassin’s Creed Unity è stato rilasciato, il gioco è stato afflitto da numerosi problemi tecnici, uno dei più noti riguardava il bug che deformava il volto dei personaggi. Questo bug faceva sì che i volti degli NPC (personaggi non giocabili) apparissero completamente distorti, creando un’esperienza di gioco molto sconcertante per i giocatori.

Cosa succedeva?
Il problema in questione causava la deformazione dei volti degli NPC, con i tratti del viso che apparivano come se si stessero sciogliendo o distorcendo. Ciò accadeva perché il sistema di rendering dei volti del gioco non funzionava correttamente, soprattutto in situazioni in cui i modelli degli NPC dovevano adattarsi dinamicamente a nuove luci o angolazioni ravvicinate della telecamera.
Il cuore del problema risiedeva nel sistema di animazione facciale del gioco. In particolare, il gioco non riusciva a caricare e applicare correttamente le texture e i dettagli facciali, il che causava gravi distorsioni durante le interazioni in-game. Questo portava spesso a un aspetto innaturale e inquietante per gli NPC, rompendo l’immersione nel gioco.
La soluzione
Ubisoft ha lavorato duramente per risolvere il problema, rilasciando una patch che ha corretto i sistemi di rendering facciale e il caricamento delle texture. Il fix ha migliorato significativamente il modo in cui venivano renderizzati e allineati i volti degli NPC, riducendo al minimo il verificarsi di questo sgradevole bug. Sebbene il problema sia stato corretto, alcuni giocatori hanno continuato a segnalare lievi problemi di frame rate, che Ubisoft sta ancora investigando.
GTA San Andreas: “Bigfoot?”
Quando Grand Theft Auto: San Andreas è stato rilasciato nel 2004, ha immediatamente conquistato i cuori di milioni di giocatori con la sua storia avvincente e il suo mondo open-world incredibilmente dettagliato. Tuttavia, uno dei bug più noti e bizzarri del gioco è stato il “bigfoot glitch”, che ha lasciato i giocatori perplessi e curiosi.

Cosa succedeva?
Il bug in questione vedeva apparire un misterioso Bigfoot nel gioco, un’entità che i giocatori potevano cercare invano in tutto il mondo di San Andreas. Si trattava di un glitch che permetteva a un oggetto o a una creatura di apparire in modo casuale, creando un’enorme confusione tra i giocatori, che pensavano di aver trovato una creatura misteriosa all’interno del gioco.
Il “bigfoot glitch” si verificava a causa di errori nel rendering di modelli di personaggi, un problema che causava l’apparizione di oggetti o entità non intenzionali. Sebbene Rockstar non avesse mai previsto l’inclusione di un Bigfoot nel gioco, alcuni utenti hanno cominciato a speculare su questo elemento, trasformandolo in un “mistero” non ufficiale da risolvere.
La soluzione
Sebbene Rockstar non abbia mai rilasciato una patch ufficiale per correggere questo glitch, il bug è diventato un fenomeno leggendario nella community dei giocatori. Molti hanno cominciato a cercare il Bigfoot in ogni angolo di San Andreas, ma il mistero è rimasto irrisolto. In realtà, la sua presenza nel gioco era legata più a un errore di programmazione che a un elemento nascosto intenzionale.
Anche se non era un vero e proprio “segreto” da scoprire, il “bigfoot glitch” ha dimostrato come i bug possano talvolta arricchire l’esperienza di gioco, creando leggende urbane che vivono per sempre.
Conclusione
Questi sono solo alcuni dei bug epici che hanno fatto la storia dei videogiochi. Mentre alcuni di questi sono stati risolti con rapidità, altri sono diventati vere e proprie leggende nel mondo dei gamer. Ogni bug racconta una storia di innovazione e imprevisti, ma anche di come il lavoro di sviluppo possa trasformare un errore in una caratteristica che diventa parte integrante del gioco stesso. Per i dev, questi errori sono una lezione su come ogni dettaglio, anche il più piccolo, possa influenzare profondamente l’esperienza di gioco.
In fondo, come dice il vecchio detto: un bug oggi, un’icona domani.