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Arnaldo MorenaNovembre 25, 2025 7 min di lettura

Hack for Play: Quando i monumenti di Matera diventano il livello di un videogioco

sviluppo videogiochi
Matera Hack 4 play
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Matera Hack For Play si è affermato come un evento cardine nel panorama dell’innovazione e dello sviluppo digitale in Italia, trasformando la storica città di Matera, Patrimonio UNESCO, in un vasto e suggestivo set virtuale per la creazione di videogiochi. L’iniziativa, promossa dalla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Matera) e organizzata da Codemotion, ha unito il ricco patrimonio storico lucano con le tecnologie più avanzate di gaming e realtà virtuale.

L’evento, tenutosi nei giorni 12, 13 e 14 novembre presso la CTE Matera in Via San Rocco, si è configurato come una game jam (un particolare tipo di hackathon). La sfida, che ha visto la partecipazione di 55 persone suddivise in 11 team , mirava a rafforzare il ruolo del Sud Italia nelle reti nazionali dell’innovazione.

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L’hackathon e i suoi protagonisti: struttura, obiettivi e istituzioni

L’obiettivo fondamentale del Matera Hack For Play era chiaro: in sole 48 ore, i partecipanti—coder, designer e narratori digitali—dovevano ideare e realizzare un videogioco funzionante e giocabile che valorizzasse la cultura, la storia o l’identità contemporanea di Matera.

L’impegno istituzionale e i partner

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Matera e dalla CTE. All’evento di apertura hanno partecipato figure chiave come l’Ing. Davide Santagada, funzionario dell’ufficio Innovazione tecnologica del Comune di Matera e rappresentante della CTE Matera, e Sara De Martini, Project manager di Bologna Game Farm. Tra i partner e promotori figurano anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Università della Basilicata (UniBas).

Un partner di rilievo è stata la Lucana Film Commission (LFC), che non solo ha sostenuto l’iniziativa, ma ha anche evidenziato la sua evoluzione, essendo la prima Film Commission italiana ad aver acquisito la denominazione di Lucana Film and Game Commission. La presidente della LFC, Margherita Romaniello, ha sottolineato come la coniugazione tra il mondo audiovisivo e il gaming sia una sfida da accogliere, poiché il gaming rappresenta uno strumento prezioso e alternativo per raccontare l’unicità di Matera.

L’agenda e le risorse per i partecipanti

Come già la jam si è svolta nell’arco di tre giorni:

  • 12 Novembre: Accoglienza (10:30-11:00), Evento di apertura con interventi e regole (11:00-12:30), Inizio Hackathon e group forming (12:30). La CTE è rimasta aperta per la jam dalle 9:00 alle 22:30, con pranzi e cene offerti dall’organizzazione.
  • 14 Novembre (Giorno finale): La consegna finale dei progetti era prevista per le 13:00. L’evento di chiusura e la nomina del vincitore sono iniziati alle 15:30.

I team hanno dovuto portare i propri dispositivi necessari per lo sviluppo, ma l’organizzazione ha fornito risorse fondamentali per la creazione del gioco: modelli 3D ricavati da rilievi fotogrammetrici dei siti di Matera e Oculus Quest 3. I partecipanti sono stati affiancati da mentor esperti di settore, come Marco Giammetti (esperto di Grafica 2D e 3D, VR, Game design, e Founder di Hypothermic Studio) e Gabriele Marchi (esperto di Programmazione e Game design). Erano previsti due check point obbligatori con i mentor.


Matera: ispirazione e tema della sfida

Il tema centrale della Game Jam era profondamente legato all’essenza storica e geografica della città: Pietra e acqua, luce e ombra, tradizione e futuro. I partecipanti sono stati invitati a esplorare diversi spunti creativi offerti da Matera:

  1. “Le voci della pietra”: Dare vita ai Sassi di Matera, dove ogni muro, grotta o strada custodisce una storia da liberare o ascoltare.
  2. “Tra luce e ombra”: Sfruttare l’atmosfera unica di Matera, giocando con la luce del sole sul tufo, le ombre dei vicoli e la dimensione onirica della città.
  3. “Percorsi d’acqua”: L’acqua, elemento essenziale che ha modellato il paesaggio (gravine, canyon) e che, raccolta nelle cisterne contro la carenza superficiale, diviene metafora di connessione e sopravvivenza.
  4. “Futuro antico”: Immaginare Matera tra cento o mille anni, esplorando un futuro alternativo.
  5. “Matera come Silent Hill”: Utilizzare la ricca tradizione folkloristica locale, includendo figure come il Marranghino, il Monachicchio, lupi mannari, vampiri, il drago di Stigliano, fantasmi e masciare (streghe).
  6. “La città di cellulosa”: Sfruttare la versatilità di Matera come set cinematografico (da Gesù a James Bond) per inventare nuove storie.

La nascita e la struttura di un hackathon (Game Jam)

Una Game Jam è un evento di sviluppo intensivo dove si lavora in gruppo per un obiettivo comune in poco tempo e con poche risorse.

I benefici della Game Jam

Partecipare a una jam offre la possibilità di uscire dalla propria zona di comfort e mettere alla prova le proprie abilità, oltre a favorire la conoscenza di persone diverse.

  • Per i neofiti, è un modello didattico estremamente potente.
  • Per gli studi consolidati, promuove il team building e offre la libertà di sperimentare idee disruptive.
  • È un’opportunità concreta per incontrare futuri colleghi.

I ruoli tecnici e creativi

I partecipanti a una Game Jam si dividono tipicamente in tre categorie professionali, sebbene i ruoli possano sovrapporsi:

  1. Programmatori: Si occupano dell’interazione, dell’integrazione delle interfacce, della programmazione degli eventi, degli script e della fisica; sono noti per essere quelli che dormono meno di tutti.
  2. Graphic Designers: Gestiscono animazioni, modellazione, grafica 2D e 3D, rigging, pixel art, stile, colori e interfaccia utente. Le fonti scherzano sul fatto che tendono a litigare se sono in più di due.
  3. Game Designers: Questa figura, spesso già presente negli altri ruoli, esiste come ruolo separato solo in rari casi, se il “quello con l’idea” ha un’ottima conoscenza del media.
  4. Sound Designer : si occupano di tutti gli aspetti audio del progetto: creano effetti sonori, musiche, ambientazioni sonore, mix, doppiaggi e audio dinamico, adattando il suono alle evoluzioni del gameplay; sono spesso i primi ad ascoltare una scena 100 volte, e gli ultimi a smettere di fare playtest con le cuffie a tutto volume.

L’importanza cruciale del tema

La funzione del tema (come ad esempio “Pietra e acqua” per Matera) è cruciale per la riuscita della jam. Senza un tema specifico, i partecipanti tenderebbero a proporre concetti irrealizzabili, indipendentemente dalla fattibilità. Il tema funge da guida, offrendo una base concettuale che può essere applicata alla grafica, alle interfacce, o alla base della storia (ad esempio, se il tema fosse il giallo, può essere applicato al sole, alle uova, o a una storia misteriosa).

Una Game Jam efficace

Durante l’evento, sono stati condivisi consigli fondamentali per la gestione delle 48 ore:

  • Lavorare seriamente con il team: Anche se non sono professionisti, il lavoro in jam va preso sul serio, con impegno.
  • Prototipazione rapida (“Prototipate abbestia”): Un consiglio che vale per lo sviluppo di videogiochi in generale è che se il gioco funziona anche solo con due quadrati e un cerchio, si è nella direzione giusta.
  • Tagliare la complessità: Se si riscontra che un elemento è troppo complesso, è necessario cercare una soluzione alternativa o eliminarla del tutto.
  • Il Riposo del giusto o il giusto riposo: È essenziale dormire per ricaricarsi. Inoltre, è importante essere presentabili soprattutto se dovesse arrivare la stampa. È sconsigliato partecipare se si è malati.

Strumenti per la creazione del gioco

Le presentazioni hanno esplorato gli strumenti principali utilizzabili per la creazione dei videogiochi durante la jam:

  • Godot: Motore di gioco completamente Open Source, che utilizza GDScript (simile a Lua), con una comunità in crescita e ottimo supporto multipiattaforma (2D e 3D).
  • Unity: Supporta C#, vanta una comunità enorme e un Asset Store, offre alta compatibilità e massimo supporto VR, sebbene sia noto per la sua tendenza a crashare.
  • Unreal Engine: Motore potente che utilizza C++, ha una comunità grossa, un Asset Store e si basa sul sistema Blueprint, sebbene per un lavoro serio “bisogna smontarlo”.
  • Defold: Ex motore di King (Candy Crush), usa Lua e offre un ottimo supporto web e mobile.
  • Game Maker: Utilizza C++, dispone di una comunità “eterna” e molti tutorial, ma è a pagamento.
  • Scratch: Motore basato sulla programmazione visuale, completamente online, utilizzato anche dai bambini, ma con cui si possono realizzare anche giochi venduti sullo store.
  • Sono stati menzionati anche altri strumenti come Adventure Game Studio, Löve, Cocos e Pixelbox.js.

I risultati e i premi

I progetti sviluppati sono stati valutati da una giuria di esperti. I criteri di valutazione includevano:

  • Attinenza al tema
  • Game Design
  • Musica ed effetti sonori
  • Grafica
  • Completezza del gioco
  • Sviluppo tecnico

La giuria era composta da Francesco Porcari, consigliere della Lucana Film Commission (LFC) , Ugo Erra, docente di computer graphics all’UniBas, Francesca Zacchia, co-founder di Yonder, e Giuseppe Marano, senior audio engineer di CD PROJEKT RED.

Il progetto vincitore e i premi speciali

Il team vincitore assoluto dell’Hackathon è stato premiato con €2500 in buoni Amazon. Il titolo vincitore è stato:

  • Curator’s Call:  Il team vincitore, proveniente da Milano, aveva l’obiettivo di raccontare la “vera Matera” in un videogioco, ispirato dagli elementi di acqua, pietra, luce e ombra. Nel gioco, il partecipante deve esplorare Matera, scattare fotografie ai luoghi e creare una mostra fotografica sulla città.

La Lucana Film Commission ha assegnato un montepremi esclusivo con premi in denaro per riconoscere l’eccellenza dei progetti legati al territorio ad altri titoli quali:

  1. The Stichers (Premio di €2500) .
  2. Il Cucù di Luce (Premio di €1500) .
  3. ORMAE (Premio di €500) .

L’evento “Matera Hack For Play” si è concluso con successo, dimostrando come la fusione tra l’antica bellezza di Matera, con i suoi sassi e la sua storia, e le più recenti tecnologie emergenti della CTE, possa generare nuove forme di narrazione e promozione culturale attraverso il mondo del gaming. Respirando un’aria piena di creatività e inventiva per tre giorni è stato facile lasciarsi andare ad una creatività suggestionata dalla bellezza del posto e dall’allegria delle persone venute da tutta Italia.
Peccato che sia durata poco, anche se le premesse per una replica a breve ci sono tutte…

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Arnaldo Morena
Passa gran parte dell’infanzia con il suo zx spectrum, coltivando un carattere mite che sfocia in improvvisi scatti di collera quando qualcuno afferma che il commodore sia superiore. Al liceo comincia a preferire gli amici all’amiga e questo gli comporta un tale disorientamento che finisce per iscriversi a economia e commercio. Quando si tratta di partire militare obietta e lo mandano a Viareggio a portare l'ambulanza, qui un losco gruppo di ingegneri pisani lo inizia alla programmazione con un linguaggio misterioso: visto che i toscani aspirano quasi tutte le consonanti, capisce che si tratta di c++ solo quando gli lasciano…
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