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Arnaldo MorenaDicembre 10, 2025 12 min di lettura

I libri di Natale per dev

Libri
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Dicembre non è solo il mese dei deploy congelati e dei bug che decidono di venire alla luce proprio durante le ferie: è anche il momento in cui si prova a regalare qualcosa che non sia l’ennesimo paio di calzini con il logo di GitHub, per quanto iconici e rari che pare saranno il soggetto del prossimo Knives out.

Anche scegliere un libro tech è un pò come risolvere un delitto – troppo basico e vi snobbano, troppo avanzato e vi dicono che sta roba non la applicano nemmeno alla Nasa – quindi abbiamo raccolto una serie di titoli che possono salvarvi il Natale, che si tratti di leggerli, regalarli o regalarli per poi farveli prestare e leggerli.
La selezione spazia dalla statistica spiegata con ironia ai manuali per chi vuole prevedere il futuro con i modelli ML, dai saggi che raccontano come l’AI diventerà la sacra trinità di tutte le aziende (CTO,CEO e CFO) ai mattoni fondamentali dell’architettura software, passando per videogame, agenti intelligenti, R, SpaceX e tutto ciò che manda in fibrillazione il cuore di un dev che vive costantemente tra la produzione e la fantascienza .

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“Questo libro non parla di serpenti… ” 💬 Intervista a Marco Beri

Arnaldo Morena

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Libri

Insomma: se volete evitare l’ennesimo gadget geek che finirà nel cassetto della roba che poi ci attacco arduino e preferite regalare qualcosa che non si aggiorna via firmware, ecco i libri tech che meritano un posto sotto l’albero, binari e non .

Probabilmente il miglior libro di statistica mai scritto

La statistica vi fa più paura dei pagliacci che vivono nelle fogne, ci sta.
Per anni ho pensato che il mio prof dell’università fosse in contatto epistolare con Stephen King, la scena in cui la dolce infermiera Annie rompe le gambe al malcapitato creatore di Misery con un  martello da cantiere era preferibile ai suoi compiti interminabili pieni di inganni e mezze verità.
Di questi tempi però conoscere almeno le basi vi porta ad avere meno incubi e sognare pecore elettriche non solo contandole, ma magari capendo anche come mai 87 su 100 fuggono appena si parla dell’indice di Gini

Advanced Forecasting with Python

Mastering Modern Forecasting Techniques with Machine Learning and Cloud Tools

Il libro accompagna il lettore dai modelli classici come ARIMA e SARIMA fino ai più avanzati approcci di machine learning e deep learning, inclusi LSTM, N-BEATS e Transformers, integrando sempre teoria, codice ed esempi pratici. Questa nuova edizione si distingue per l’attenzione agli strumenti di ultima generazione: Orbit di Uber, AutoGluon di AWS, Prophet di Meta, le soluzioni AutoML di Azure e GCP e il recente TimeGPT di Nixtla. Grazie anche all’uso di MLflow per il tracciamento degli esperimenti, il libro offre un percorso completo che va dalla modellazione alla valutazione, fino alla messa in produzione in ambienti cloud.

Come Cambia l’Organizzazione Aziendale con l’AI: Non licenziare dipendenti ma fondi Competenze Umane e Intelligenza Artificiale per vincere

in 150 pagine a 10 euro circa non ci comprate più nemmeno una rivista di arredamento, certo se dovessimo giudicare il libro dalla copertina saremmo in guai seri, ma  la prefazione da sola vale il prezzo del biglietto.

La tradizionale “piramide” aziendale è ormai superata: l’intelligenza artificiale non sta solo cambiando i lavori, ma sta trasformando completamente il modo in cui le organizzazioni sono progettate. Mentre tutti guardano a ChatGPT, le aziende più innovative stanno già vivendo una rivoluzione silenziosa fatta di gerarchie più piatte, ruoli scomposti e team ibridi in cui pochi esseri umani coordinano decine di agenti AI.

Nella parte più pratica offre un framework pratico basato su casi reali di aziende come Moderna, Amazon e McKinsey.
Inoltre introduce fenomeni chiave come:

The Great Flattening: l’appiattimento delle gerarchie e la riduzione dei livelli manageriali.

Paradosso del Middle Manager: i manager intermedi diventano meno necessari per i task, ma più importanti come leader umani.

Entry-Level Crisis: molti ruoli junior stanno scomparendo, con un impatto sul reclutamento e sui percorsi di carriera.

Job Deconstruction: scomposizione dei ruoli in task per capire cosa automatizzare e cosa potenziare.

Il rapporto 2-3:50-100: nuovi team in cui pochi umani supervisionano decine di agenti AI.

Skills Fusion: le competenze che contano nell’era AI: soft skills avanzate, AI literacy, prompt engineering e competenze ibride.

Descrive bene il passaggio da strutture piramidali a modelli “agentici”, più distribuiti e flessibili, dove il potere si sposta e i team diventano reti autonome. Un pò strizzando l’occhio al concetto di professionista ‘T-shaped’ molto di modo e di cui ho avuto modo di parlare in diversi contesti come la dev-fest di Campobasso

Molto utile l’approccio che non si concentra sull’uso della tecnologia in sé, ma su come riprogettare l’azienda attorno all’AI, affrontando sia le opportunità che le difficoltà. Lettura breve ma ricca di spunti

Giocatore contro mostro. Creare e distruggere mostri nei videogiochi

Giocatore contro mostro

“Giocatore contro mostro” è un libro interessante, ma solo se si parte con le aspettative giuste. Chi lo acquista immaginando una galleria ricca di immagini, aneddoti nostalgici o curiosità sui mostri dei videogiochi potrebbe restare deluso: non è un artbook né un viaggio celebrativo nel passato del gaming. Questo è un saggio vero e proprio, con un’impostazione critica e culturale che analizza cosa rappresentano i mostri e perché esistono nei videogiochi.

Chi cerca riflessioni profonde sul concetto di “nemico”, sulla mitologia che ispira le creature digitali e sul modo in cui i videogiochi modellano la nostra percezione dell’altro troverà invece un testo stimolante e ricco di idee. Non è un libro per chi vuole solo intrattenimento, ma per chi vuole capire i videogiochi oltre la superficie. In questo senso, è prezioso — purché si sappia cosa si sta comprando.

Sul sito della Faros nel link c’è un “podcast” realizzato con le voci standard di NotebookLM, il tutto a aumentare l’atmosfera retrò, ma probabilmente è un’atmosfera voluta visto i trend di netflix. 

The Definitive Guide to Dax: Mastering the Semantic Model Expression Language for Microsoft Power Bi, Fabric, and Excel

Questo libro esce a marzo, per adesso trovate ancora la seconda edizione,
ma questa nuova non è una semplice ristampa: è una revisione profonda pensata per riflettere le trasformazioni che Power BI, Fabric ed Excel hanno subito negli ultimi anni. Rispetto alla seconda edizione, questa versione integra nuove funzioni, nuovi pattern di modellazione e soprattutto nuove best practice nate dall’esperienza reale su modelli sempre più complessi. Gli autori hanno riscritto molte spiegazioni rendendo più chiari concetti astratti come il contesto di valutazione e la relazione tra tabelle, offrendo una didattica più efficace. Inoltre, include novità fondamentali come i calculation groups, approcci aggiornati alla time-intelligence e tecniche di ottimizzazione che nella seconda edizione mancavano o erano solo accennate. Per chi lavora oggi con Power BI in progetti seri, il divario tra questa edizione e la precedente è considerevole.

Sviluppo di giochi Unity con C#: Guida pratica per principianti con progetti ed esempi passo passo

Ho passato un paio di anni sbattendo il muso nella creazione di giochi con python dove pygame da sicuramente una mano notevole, ma rimangono le difficoltà oggettive di orchestrare meccaniche di gioco non banali e che diventano un incubo quando diventano dipendenti tra di loro. T ritrovi spesso bloccato davanti a codici incomprensibili, tutorial caotici e ore di tentativi andati a vuoto, e non pensate che il vibe coding vi aiuti,  un conto è una landing page un conto è un arcade.
Chiaramente, per chi anela a diventare una cintura nera di videogame, la via passa per i motori grafici più performanti e uno di questi è sicuramente Unity.
Chi inizia a sviluppare con Unity e C# si scontra spesso con la frustrazione di non riuscire a trasformare un’idea brillante in un gioco funzionante.

“Sviluppo di giochi Unity con C#: Guida pratica per principianti con progetti ed esempi passo passo” nasce proprio per eliminare questo ostacolo. È una guida chiara, concreta e priva di complicazioni inutili, pensata per accompagnarti dalla prima riga di codice alla creazione di giochi completi. Invece di tanta teoria fondamentale ma tltr , il libro ti porta subito nel vivo con esercizi pratici e progetti reali che trasformano lo studio in esperienza e la frustrazione in soddisfazione.

Pagina dopo pagina si ripassano i fondamenti del C# e li si applicano direttamente in Unity per controllare la logica di gioco, le interazioni, la fisica e il comportamento dei personaggi. E’ possibile costruire da zero il primo gioco di tiro al bersaglio, familiarizzando con input, interfacce e gestione degli oggetti, scoprendo come funziona davvero Unity, dai GameObject alle collisioni, dalle coroutine agli eventi, acquisendo sicurezza mentre si esplorano gli strumenti più importanti del motore.

Si possono ricreare cloni di giochi classici o realizzare sfide simili a quelle del mondo reale, così da consolidare i concetti e sviluppare il modo di ragionare tipico di un vero game developer. Utile anche ripassare come  ottimizzare il proprio codice e  eseguire il debug delle proprie creazioni, trasformando ogni errore in un’occasione di miglioramento e ogni bug in un passo avanti verso un risultato professionale.

Chiaramente una guida passo passo non potrà darvi le dritte per ricreare Battlefield, almeno non da subito, certo è che questo manuale vi aprirà le porte e vi darà ore e ore di intenso divertimento, visto che chiunque programma sa che realizzare un videogioco stile pong  da molta di più soddisfazioni che finire GTA

Fundamentals of Software Architecture: Practical guide to building resilient software and high-performance systems 

Questo libro nasce dall’esigenza più urgente nel mondo dello sviluppo: sopravvivere alla complessità crescente dei sistemi moderni senza ritrovarsi su shutter island sperando di diventare pazzo. In un panorama in cui applicazioni, servizi e infrastrutture sembrano crescere più rapidamente dei team che dovrebbero mantenerle, l’autore offre una guida chiara e completa ai fondamenti della software architecture, spiegando non solo cosa significhi progettare un sistema robusto, ma anche perché farlo nel modo giusto può salvarvi mesi di lavoro e tonnellate di caffè.

Il testo parte dalle basi, definendo con precisione cosa sia davvero l’architettura software e quale ruolo ricopra l’architetto all’interno dei team. Da qui si entra nel cuore della disciplina, esplorando proprietà cruciali come performance, sicurezza e manutenibilità, passando per la modularità, che viene trattata non come un semplice principio astratto, ma come la chiave per costruire sistemi chiari, flessibili e resistenti ai cambiamenti. Stili architetturali come i microservizi (prima che arrivasse l’ai era la buzzword per eccellenza) e l’architettura a livelli, per poi approfondire pattern consolidati come MVC o repository, sempre con un occhio alla loro applicazione pratica e ai problemi reali che intendono risolvere.

Non mancano capitoli dedicati alla progettazione dei componenti, al loro accoppiamento, alla scomposizione dei sistemi e al difficile equilibrio tra performance e sicurezza. Il libro affronta anche il lato più “umano” dell’architettura, mostrando come le soft skill, la comunicazione efficace e la capacità di mediare con gli stakeholder siano importanti quanto la scelta del pattern più elegante, checchè se ne dica reprimere il proprio istinto omicida è ancora visto come un atteggiamento positivo. La trattazione si estende poi alle pratiche moderne come Agile e DevOps, alla scrittura di requisiti tecnici, al ruolo dell’architettura come parte dell’ingegneria e all’importanza del testing architetturale, fino a una riflessione finale sulle tendenze attuali e future del settore.
Più di qualcuno ha raccontato di aver comprato il libro pensando di trovare “un paio di idee su come sistemare il suo progetto”, e dopo cinque o sei capitoli si è reso conto che il problema non era il codice, ma lui.
Anche noi, alla fine della lettura, potremo dire di aver finalmente capito cosa significhi progettare prima di scrivere codice. E, ogni volta che qualcuno nel team propone di “fare prima e pensare dopo”, potremo sollevare il libro in silenzio come ammonimento.

È un libro ideale per sviluppatori, lead tecnici e chiunque lavori nella creazione di software e desideri acquisire una base affidabile di principi e pratiche architetturali, poiché si arriva a possedere una comprensione solida e concreta dei concetti fondamentali dell’architettura software. Questo ci permetterà di partecipare alle discussioni tecniche con maggiore consapevolezza, prendere decisioni architetturali ragionate e soprattutto costruire sistemi destinati a durare e ad evolversi senza implodere.

 Agentic Design Patterns: A Hands-On Guide to Building Intelligent Systems

Nel 2025 parlare di agenti AI se la batte con il calcio e col gossip: è un classico e vi permette di intavolare discussioni con persone molto eterogenee. Tutti vogliono costruirli, pochi sanno come farlo davvero, e ancora meno hanno chiaro che “basta chiamare l’API dell’LLM” non è una strategia architetturale valida.
Uno dei discriminanti potrebbe essere aver letto Agentic Design Patterns, un libro che prende lo sviluppo degli agenti AI, lo stende sul tavolo operatorio e lo ricompone con metodo, rigore e dovizia di particolari.

Già dal titolo capiamo che non si tratta di un volume di alto livello ma di un manuale. Ogni pattern permette di progettare agenti capaci di percepire contesto, prendere decisioni e agire con autonomia senza diventare entità caotiche come certe implementazioni viste su GitHub alle tre di notte. Il libro funziona sia come percorso completo sia come reference da tenere aperto accanto all’IDE quando occorre risolvere un problema vero.

Una delle idee più riuscite è l’uso di tre framework diversi—LangChain, CrewAI e Google ADK—come “telecamera multipla” sulla stessa scena. Non importa quale tool venga usato: i pattern restano validi, proprio come dovrebbe accadere nel buon vecchio software engineering. Il messaggio implicito è chiaro: se si sta costruendo agenti complessi e ci si affidi solo al modello, si sta costruendo sulla sabbia.

Costruire agenti AI non è un atto di fede nei modelli, ma un esercizio di progettazione. I pattern diventano un linguaggio comune per team, consulenti, soluzioni enterprise e startup che vogliono fare sul serio. Perché l’AI generativa è potente, sì, ma senza struttura diventa solo casualità molto ben formattata.

In definitiva, Agentic Design Patterns è un libro che chiunque lavori con agenti AI dovrebbe leggere almeno una volta. È chiaro, pratico, tecnicamente solido e soprattutto insegna a progettare prima di costruire—una skill che, a giudicare dalla quantità di agenti impazziti che vediamo in giro, serve più di quanto pensiamo.

Statistica Principi e metodi con R e i dati della NBA

Quando il mio pard Andrea Maietta mi ha parlato di questo libro in chat, il suo accento milanese dop mi ha completamente portato fuoristrada ed ho pensato che nba indicasse qualche tecnica di analisi finanziaria moderna per seguire il mercato azionario, il che aveva portato a mettere questo libro nello scaffale”usare per mobili che ballano”.

Per fortuna la copertina mi ha illuminato e non mi sono fatto scoraggiare dalle 600 pagine, il libro è pesante solo se lo si tira dal quarto piano.

E sì che non prendevo in mano R da circa un decennio, ma gli esempi su casi reali vi faranno  sentire subito come il protagonista di moneyball (è vero che lo statistico è interpretato da Jonah Hill e voi invece vorreste essere con tutte le vostre forze rassomigliante a Brad Pitt, ma diamine anche loro nel film di licenze creative se ne sono prese parecchie).
Un libro che vi farà decisamente sognare e vi farà applicare algoritmi complicati alle partite di calcetto del mercoledì

La rivoluzione SpaceX

Elon Musk e la conquista di Marte

I libri su Musk vanno presi molto con le pinze, impossibile fissare nella roccia l’immagine di uno che un giorno sembra il burattinaio dell’uomo più potente del mondo, il giorno dopo è visto elemosinare sms in un contesto, quello politico, che aveva evidentemente preso sotto gamba , per poi risorgere come l’uomo con lo stipendio più alto dell’universo, almeno quello noto.

Possiamo infatti pensare che uno dei più grandi stimoli di Elon alla ricerca spaziale sia vedere se esistano pianeti con gente a cui possa vendere la Tesla fotografandole su X senza incorrere nelle multe della Comunità Europea, suo attuale nemico giurato.


In pratica La rivoluzione SpaceX è un libro che racconta non solo l’ascesa dell’azienda spaziale privata più famosa al mondo, ma anche la mentalità radicale che ha permesso a Elon Musk di ribaltare un settore che per decenni era rimasto immobile, burocratico e dominato da colossi statali. Il testo segue l’evoluzione di SpaceX dai primi razzi falliti nell’isola di Omelek a Kwajalein, fino alle missioni riutilizzabili del Falcon 9, alla nascita di Starship e al progetto, tutt’altro che nascosto, di portare esseri umani su Marte.

Il libro è scritto in modo accessibile: anche chi non ha competenze di ingegneria aerospaziale riesce a seguire ogni passaggio, grazie a un linguaggio chiaro e a spiegazioni tecniche ridotte all’essenziale. Allo stesso tempo, offre materiale sufficiente affinché gli appassionati possano apprezzare la portata reale dell’innovazione introdotta da SpaceX: dalla filiera produttiva interna all’approccio “iterativo – fallire in fretta”, fino alla rivoluzione dei costi di lancio.

Musk è ritratto come figura complessa: visionaria, spesso scomoda, talvolta contraddittoria, ma straordinariamente determinata. Il libro non nasconde le controversie, i conflitti interni, le scelte rischiose e l’ossessione quasi patologica per le scadenze impossibili. Tuttavia, riesce a mostrare perché, nel bene e nel male, Musk sia stato il catalizzatore che ha portato l’umanità a riconsiderare l’esplorazione spaziale come qualcosa di possibile, concreto e vicino.

Al netto della simpatia del suo demiurgo però il tutto non viene presentato come un sogno romantico, ma come un piano ingegneristico reale, con problemi enormi e soluzioni potenziali. Chiaramente le vicende di Musk sono sempre molto mutevoli e staremo a vedere se tutto le idee teorizzate saranno realizzate, certamente ne vedremo delle belle e conoscerne i retroscena ci farà capire molti più aspetti

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Arnaldo Morena
Passa gran parte dell’infanzia con il suo zx spectrum, coltivando un carattere mite che sfocia in improvvisi scatti di collera quando qualcuno afferma che il commodore sia superiore. Al liceo comincia a preferire gli amici all’amiga e questo gli comporta un tale disorientamento che finisce per iscriversi a economia e commercio. Quando si tratta di partire militare obietta e lo mandano a Viareggio a portare l'ambulanza, qui un losco gruppo di ingegneri pisani lo inizia alla programmazione con un linguaggio misterioso: visto che i toscani aspirano quasi tutte le consonanti, capisce che si tratta di c++ solo quando gli lasciano…
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