Shitstorm estiva su Google:
Levata di scudi contro uno spot pubblicitario per il sistema di intelligenza artificiale Gemini pensato per le Olimpiadi di Parigi del 2024 .
“Anche se l’annuncio è stato testato molto prima della messa in onda, dato il feedback, abbiamo deciso di eliminare gradualmente l’annuncio dalla nostra rotazione per le Olimpiadi“, è stata la laconica comunicazione di Big G.
Lo spot “Cara Sydney”, mostrava come il solito padre, volenteroso ma inutile, scrivesse in nome di sua figlia, anche lei pigra o solo troppo impegnata non si capisce bene, una lettera alla campionessa olimpica di atletica leggera Sydney McLaughlin-Levrone. Poiché la gente non è più sicura di come si scrive soqquadro, anche il nostro papà pigro delega l’incombenza a Gemini con risultati clamorosi.
I social hanno incominciato a ribollire, va bene che l’AI ci toglierà il lavoro, ma anche il ruolo di ghost writer per i nostri figli non possiamo accettarlo. Più che altro avranno avuto il terrore che i figli usassero Gemini anche per scrivere a Babbo Natale, probabilmente Google aveva già pronto il modo per ricavarci quattrini veicolando le richieste.
In effetti lo spot sembra uscito da un episodio, brutto per giunta, di Black Mirror, e spero che l’agenzia a cui è stato commissionato dia tutta la colpa a Chat Gpt, a cui probabilmente è stato chiesto di fare lo script 🙂
Un vero peccato bucare una campagna pubblicitaria di questa importanza, visto il successo mediatico della manifestazione.
Gli sport in televisione hanno sempre un audience pazzesca e se qualcuno corre con la testa fasciata, arriva primo e, piangendo ringrazia la nonna scomparsa durante la seconda guerra mondiale, lo “share si impenna” .
Ma noi siamo informatici cinici e poco sensibili, piangiamo solo quando Nvidia ritocca i listini, e mentre c’è chi analizza gli incontri di scherma con una dovizia di dettagli tecnici insospettabili, io mi chiedo sempre se il tempo di latenza del segnale della spada sia uguale per tutti, se non sia possibile usare la line tecnology anche nella pallavolo e soprattutto perchè nel basket tre contro tre non sia ammesso prendersi a pugni quando in tutte le versioni del videogioco è concesso, anche qui l’audience credo ne sarebbe parecchio influenzata.
Ma qual è l’impatto reale dell’informatica sulle olimpiadi ?
La prima cosa che colpisce è che lo streaming ha superato il satellite.
Alibaba , Worldwide Olympic Partner, ha dichiarato in una nota che “OBS Live Cloud è diventato per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici il principale metodo di distribuzione remota ai titolari dei diritti mediatici, prendendo il posto del satellite lanciato durante le Olimpiadi di Tokyo del 1964“.
Già utilizzato durante le Olimpiadi di Tokyo, quelle del 2020, e durante le Olimpiadi invernali di Pechino del 2022, sta servendo 22 organizzazioni di broadcast che hanno utilizzato il cloud computing per distribuire segnali in tempo reale.
I numeri ci dicono che sono presenti 54 emittenti, con un totale di 379 streaming video live e 100 streaming audio live.
Il bello di un unica piattaforma è che nessun media fa spoiler su un altro, addio radioline guastafeste che anticipavano di qualche secondo il goal in televisione.
Le ragioni della vittoria della trasmissione in streaming sono tante: offre bassa latenza ed elevata resilienza e supera altri metodi di distribuzione in termini di scalabilità, flessibilità ed efficienza.
Chiaramente il costo di un satellite anche solo in affitto non è minimamente paragonabile a un ced in Montana.
E poi è possibile spruzzarci un pizzico di magica AI:
Grazie a 17 sistemi di replay multi-camera implementati in 14 sedi e che coprono 21 sport, si può avere accesso ai contenuti con funzionalità basate sull’intelligenza artificiale per la ricostruzione spaziale dal vivo e il rendering 3D in tempo reale in modo che le emittenti possano creare replay di un momento pochi secondi dopo che si è verificato in una trasmissione in diretta.
Bellissime le immagini dei 100 metri con tutti gli atleti schierati testa a testa, o il time-lapse dei ginnasti.
Fanno sorridere le peripezie tecniche delle sorelle Wachowski che per fare gli stessi effetti in Matrix dovevano utilizzare un numero infinito di telecamere.
A proposito di registi, tralasciando le polemiche su Thomas Jolly, le olimpiadi, per quanto riguarda le soluzione tecnologiche, hanno avuta una regia ‘ad hoc’ creando un gruppo di aziende e riunendole sotto il nome di GICAT.
Grazie a questo consorzio ‘monstre’(sic) sono state studiate oltre 700 soluzioni di tecnologia digitale, sia hardware che software, e sono stati organizzati quasi otto miliardi di eventi di test sulla sicurezza informatica.
Strano a dirsi le soluzioni di tecnologia digitale studiate non includevano fornitori russi o cinesi, essendo già stati esclusi a priori.
L’organizzazione ha dato invece la preferenza alle aziende europee e francesi.In particolare uno dei consorziati di grido è l’azienda francese Evitech, che ha sviluppato un software di sorveglianza “intelligente” in grado di analizzare le immagini della videosorveglianza e segnalare situazioni rischiose, come la presenza di oggetti abbandonati o di persone con armi.
Naturalmente quando si tratta di tirar fuori l’artiglieria pesante entrano in gioco gli Stati Uniti
Intel aveva annunciato un po ‘ in sordina che avrebbe sponsorizzato l’evento portando l’intelligenza artificiale ovunque, implementando tecnologie a base di intelligenza artificiale coi suoi processori.
Con il titolo di “partner ufficiale mondiale della piattaforma di intelligenza artificiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024”, ha introdotto applicazioni innovative basate su hardware e software proprietario che hanno consentito un coinvolgimento mai visto prima per fan, organizzatori, atleti e spettatori di tutto il mondo.
Le principali implementazioni su cui hanno puntato includono:
- Un’esperienza sportiva coinvolgente che consente agli appassionati di sperimentare la tecnologia innovativa utilizzata per misurare il potenziale atletico.
- Le prime Olimpiadi a mostrare un’esperienza di trasmissione 8K end-to-end.
- Progressi nell’accessibilità universale in strutture olimpiche e paralimpiche selezionate.
Sarah Vickers, leader dell’Ufficio Giochi Olimpici e Paralimpici di Intel ha dichiarato: “Quest’estate, Intel accelererà la propria missione di portare l’intelligenza artificiale ovunque utilizzando le soluzioni Intel a Parigi 2024, mostrando il potenziale della tecnologia e dell’intelligenza artificiale per creare esperienze coinvolgenti e interattive ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 per milioni di persone in tutto il mondo”.
Intel ha creato un’applicazione interattiva per i fan basata sull’intelligenza artificiale per accompagnare gli spettatori in un viaggio che li ha portati a diventare un atleta olimpico.
Grazie sugli acceleratori Intel® Gaudi®, in esecuzione su processori Intel® Xeon® con accelerazione AI integrata e ottimizzato con OpenVINO™, Intel AI Platform Experience, in collaborazione con Samsung, ha utilizzato l’intelligenza artificiale e la visione artificiale per analizzare gli esercizi atletici e abbinare ciascuno profilo del partecipante a uno sport olimpico.
Non ho avuto modo di provarla personalmente perchè il tutto avveniva in speciali box disseminati per Parigi, in piena crisi di astinenza sono andato a farmi 4 foto alle macchinette automatiche sognando finchè il flash non mi ha accecato
Interessante anche l’attenzione alla accessibilità per i non vedenti durante i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Sfruttando l’intelligenza artificiale basata su Intel Xeon, i modelli 3D del Team USA High Performance Center di Parigi e della sede del Comitato Paralimpico Internazionale a Bonn, in Germania , consentono la navigazione interna e vocale tramite un’applicazione per smartphone.Ben fatto Intel!!
Anche il CIO non ha voluto essere da meno e si è ripromesso di adottare strumenti di intelligenza artificiale in diversi ambiti.
Uno molto importante è la tutela dagli abusi informatici, dal momento che erano previsti circa mezzo miliardo di post sui social media durante questi Giochi. Qui le priorità è stata di garantire veridicità dei contenuti e controllo di tutto quello che è dichiaratamente contro lo spirito dei giochi.
Inoltre è stata utilizzata anche per creare video dei momenti salienti in più formati e lingue.
Per completare l’elenco delle buzzword si sono annunciate anche policy dedicate alla sostenibilità, attraverso un sistema di acquisizione dati e gestione dell’energia molto sofisticato e innovativo, ma viste le polemiche scatenate dalla mancanza di aria condizionata al villaggio olimpico, il problema sembra essere stato trattato in maniera molto più radicale.
Anche gli sponsor più antichi come OMEGA, che ricopre il ruolo di cronometrista ufficiale per la 31esima volta, ha potenziato la propria infrastruttura per fornire dati più velocemente, più pertinenti e approfonditi.
La durata effettiva delle gare viene misurata utilizzando un timer quantico, una forma di orologio atomico che utilizza ioni singoli raffreddati al laser confinati in una trappola ionica elettromagnetica. La tecnologia è stata sviluppata per la prima volta nel 2010 dai fisici del National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti ed è stata utilizzata per la prima volta alle Olimpiadi di Londra del 2012 sotto forma di Quantum Timer e Quantum Aquatics Timer. Questi timer di nuova generazione sono azionati da componenti di microcristalli incorporati nel timer, che secondo Omega sono 100 volte più grandi rispetto agli approcci precedenti.
Poi c’è l’analisi stroboscopica intelligente dei tuffi, dell’atletica e della ginnastica artistica che sta consentendo agli spettatori di comprendere meglio i movimenti e la biomeccanica degli atleti.
Inoltre, nelle immersioni, OBS e OMEGA utilizzano l’intelligenza artificiale per generare grafici in tempo reale, fornendo dati sulle prestazioni di ciascun atleta in aria e quando entra in acqua. La tecnologia di tracciamento del movimento sta aiutando inoltre commentatori e spettatori a comparare le posizioni degli atleti durante sprint in canoa, maratona, marcia, ciclismo su strada , ciclismo in mountain bike, maratona di nuoto, canottaggio, vela e triathlon. Su altre discipline poi la sperimentazione è all’ordine del giorno, ma è difficile anche solo immaginare cosa misureranno domani.
A dirla tutta ho sempre mal sopportato le manifestazioni sportive così lunghe: i recenti europei di calcio sono stati di una noia mortale, i mondiali, grazie al fatto che sono stati giocati d’inverno in un posto irreale, sono passati abbastanza in sordina e quindi senza colpo ferire. Debbo dire che le olimpiadi alla luce dell’AI però si stanno rivelando un evento molto interessante, e le prospettive sono ottime per svilupparci applicazioni di rilievo o anche solo tutorial sull’analisi dei dati.
Visto che ormai la scienza è messa costantemente sotto attacco dall’opinione pubblica, possiamo sempre sperare che il freddo dato aiuti a portare un po ‘di incontrovertibile verità su argomenti anche molto spinosi.
Per il resto trovo sempre poco emozionante che qualcuno corra i 100 metri piani in 9 secondi e rotti quando il mio processore tocca i 6 GHz senza fare tutto sto casino.