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Arnaldo MorenaSettembre 3, 2025 5 min di lettura

Il doppio monitor per ampliare la visione ovunque voi siate

Dev Life
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C’è chi torna dalle vacanze con un cucciolo di gatto/cane/canarino, un nuovo amore a cui mandare messaggi alle 6 del mattino o qualche souvenir ingombrante da collocare sul pianerottolo, perché dentro casa non ha più spazio. 

Ma noi dev siamo diversi e l’estate parte la caccia al necessorio (accessorio necessario) quello che ci farà svoltare la vita e ci farà sentire come quei mitici nomadi digitali che riescono a deployare mentre scalano l’everest o fanno snorkeling nella barriera corallina australiana inseguiti da uno squalo.


Quest’anno qualcuno mi ha fatto inception sul doppio schermo portatile e, complice un post su linkedin, ho deciso di prenderne uno che mi aiutasse a vedere i suggerimenti dell’AI mentre sullo schermo principale scorrevo instagram…

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In realtà mi sono accorto che nel mondo dello sviluppo software moderno, ogni dettaglio che migliora il focus, riduce il contesto da gestire o aumenta la produttività è un investimento. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui scriviamo codice, avere un secondo monitor portatile è diventato più di un vezzo da nerd ma uno strumento che può davvero fare la differenza.
Anche nello sviluppo di ogni giorno, specialmente per quei professionisti che, vittime di policy di lavoro ibrido e schizofrenico, si trovano a far da spola tra sede, cliente e casa dovendo ogni giorno riadattarsi a condizioni diverse.
Niente di male per carità, ma sappiamo quanto avere delle abitudini anche piccole aiuti nello svolgimento del lavoro e non solo.

Chi programma sa bene cosa significa dover “saltare tra finestre”: IDE, terminale, browser, documentazione, strumenti di debug e ora anche Copilot, ChatGPT, Claude, Gemini, Sourcegraph Cody e chi più ne ha più ne metta. Chiaramente un professionista usa tutte le shortcut del mondo per ovviare al dover lavorare in uno spazio ridotto, ma spesso lo scorrere tra le varie finestre assomiglia più a una roulette russa e non sia mai cambiate sistema operativo o lingua della tastiera, ho visto persone completamente freezate nel tentativo di capire che configurazione avessero sottomano.

Invece un secondo monitor portatile ti permette di:

  • tenere sempre aperta l’interfaccia AI mentre lavori, al netto di usarla da browser o da terminale,   qui dovrebbe seguire una raccomandazione su come fare copia e incolla, ma lascio alla coscienza di ognuno la risposta;
  • mantenere separati editor e output,  evitando che vi parta il debug mentre volevate solamente refreshare il browser
  • leggere documentazione senza dover minimizzare l’ambiente di sviluppo, averla su un secondo schermo magari vi mette anche curiosità e ve la leggete per davvero, imprecando contro quel programmatore pigro che ha scritto una documentazione senza senso, anche se siete stati voi sei mesi prima;
  • fare pair programming con un assistente AI come se fosse davvero seduto accanto a te: per sostituire completamente un junior, che le previsioni danno come categoria in via di estinzione, potete adottare un pesce rosso nella proverbiale boccia,  troverete delle analogie inquietanti .
  • avere slack, telegram, jira, trello o qualsiasi altro arnese usate per parlare col vostro team, bello pronto a distrarvi nel momento meno opportuno, però almeno non dovete cambiare schermata ad ogni ping
  • Stack trace, console log o output di test sul secondo schermo, per controllare i risultati senza nascondere l’editor. Spostare la finestra del debug sul secondo monitor è stato per me il vero game changer, non dover ogni volta cercare con la lente il problema su una porzione dello schermo mi ha consentito di essere più veloce e anche più sicuro nello scrivere codice day by day, certo rimpiangendo un pò il trifacciale dell’ufficio ma devo dire che mi ha dato una grossa mano

Senza cambiare continuamente tab, il flusso mentale non si interrompe, e la produttività ringrazia.

Come già accennato ho usato Linkedin, per chiedere consigli su quale monitor prendere e perchè, e devo dire che mi sono molto divertito a interagire con le persone che hanno commentato il post con soluzioni geniali quanto disparate, e a volte anche impossibili per le mie tasche.
C’è chi ha consigliato modelli specifici, come Arzopa o CUIUIC, e altri che hanno suggerito  soluzioni alternative come l’utilizzo di un iPad o la restituzione del prodotto dopo la prova, cosa che devo dire mi ha tentato molto.
Qualcuno mi ha giustamente additato come uno sfigato all’idea di lavorare con un doppio monitor in vacanza, mentre altri mi hanno incoraggiato sottolineandone l’utilità e l’aspetto professionale, tant’è che a un certo punto pensavo di portarmelo sotto l’ombrellone, Quello che ne è emerso è che non tutti i monitor portatili sono adatti a un dev. Ecco alcune caratteristiche di cui tenere conto:

CaratteristicaCosa cercare
RisoluzioneMinimo Full HD (1920×1080), meglio se 2K per testo nitido
ConnessioneUSB-C con alimentazione integrata è ideale
Peso e spessoreSotto 1kg, sottile come un MacBook
TouchscreenBonus se lo usi per disegnare o annotare
Supporto integratoImportante per ergonomia e angolazione
LuminositàAlmeno 250 nits per l’uso anche all’aperto o vicino a finestre
Compatibilità OSAssicurati funzioni bene con il tuo sistema operativo

I modelli più citati includono: ASUS ZenScreen, ARZOPA, Lenovo ThinkVision, InnoView, KYY, UPerfect.

Ci sono stati anche un pò di discussioni sui pollici, chi cercava addirittura un 7’’, quasi tutti con 14’’ o 15’’, qualcuno che si spingeva sui 17’’ e oltre. Personalmente il mio zaino è da 15’’ e dover cambiare setup in base allo schermo portatile non mi sembrava una buona idea, ma dipende sempre dall’uso che uno deve farne e da come si muove: il mio motorino per esempio ha un bauletto che regge fino al 17’’, uno schermo più grande dovrei metterlo sul parabrezza imitando una pubblicità idiota di qualche tempo fa in cui c’era uno che guidava grazie al 5g, considerando la connettività opinabile e il traffico romano, meglio adottare stili di guida meno tecnologici ma più sicuri.

Un altro spunto interessante è stato il warning  sulle custodie e supporti vari. La custodia magnetica con cui esce la maggior parte degli schermi è utile quanto un chiodo nel deserto, molto meglio prenderne custom in base alle esigenze e sfruttare il tutto come si deve, altrimenti rischiate di stare a sistemare lo schermo ogni volta che starnutite.Altri tip per usarlo al meglio:

  • Metti il secondo monitor leggermente inclinato verso di te, come un libro aperto.
  • Se usi macOS, prova Rectangle o Magnet per gestire le finestre in split.
  • Su Windows, PowerToys FancyZones creano layout personalizzati.
  • Il mio preferito è avere tutte gli strumenti di messaggistica in verticale 

Niente sostituisce il vostro 54’’ 4k , sulla scrivania mobile con la sedia di Hamilton, le casse da 190 watt, il vostro Elgato Stream Deck e la vostra tastiera da gamer con il mouse ultra sensibile. Il vostro setup in ufficio è un incrocio tra Xanadu e una casa tipica di un  accumulatore seriale.
Ma se avete voglia di cambiare scenario non dovete rinunciare alla produttività per 900 grammi in più nella borsa.

Acquistare un secondo monitor portatile per programmare non è solo una comodità, è un potenziamento strutturale delle proprie capacità produttive.
Nel contesto attuale, dove l’AI generativa è sempre più integrata nel flusso, poter separare gli spazi visivi e mentali è essenziale per lavorare bene, senza frustrazioni e evitando le distrazioni.

È un piccolo upgrade che moltiplica il valore della tua attenzione, e ti permette di lavorare al  meglio tenendo conto che devi comunque rispettare le più banali regole ergonomiche altrimenti le conseguenze si fanno sentire molto presto. Chissà poi un giorno i nostri bulbi oculari si evolveranno come quelli del camaleonte ed allora potremo posizionare gli schermi dove meglio crediamo, mangiando squisiti insetti.


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Arnaldo Morena
Passa gran parte dell’infanzia con il suo zx spectrum, coltivando un carattere mite che sfocia in improvvisi scatti di collera quando qualcuno afferma che il commodore sia superiore. Al liceo comincia a preferire gli amici all’amiga e questo gli comporta un tale disorientamento che finisce per iscriversi a economia e commercio. Quando si tratta di partire militare obietta e lo mandano a Viareggio a portare l'ambulanza, qui un losco gruppo di ingegneri pisani lo inizia alla programmazione con un linguaggio misterioso: visto che i toscani aspirano quasi tutte le consonanti, capisce che si tratta di c++ solo quando gli lasciano…
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