
Il World Wide Web, noto anche come web o WWW, è un sistema di documenti e altre risorse web, collegati tra loro attraverso dei collegamenti ipertestuali e URL, nonché uno dei principali servizi che utilizza Internet. Per questo però non deve essere confuso con Internet stesso, che è l’infrastruttura fisica globale su cui il web e altri servizi sono costruiti.
Ad oggi sarebbe pressoché impossibile concepire un mondo senza la sua esistenza, grazie al modo in cui ha cambiato irreversibilmente, nella maggior parte dei casi, la vita dell’uomo. Ma quando è nato e, soprattutto come? Ebbene, visto che il 6 agosto è la data della creazione del primo sito web della storia, abbiamo pensato di proporre un breve excursus di come si è potuti arrivare a ciò che oggi è utilizzato giornalmente da miliardi di persone.
La storia del web
Il web è stato concepito come una rete mondiale di informazioni, che permette agli utenti di accedere a contenuti amatoriali e professionali collegati tra loro attraverso collegamenti ipertestuali, o link.
Questo accesso universale alle informazioni è reso possibile non solo dai protocolli di rete, ma anche dall’efficienza e facilità d’uso di motori di ricerca e browser web, che operano su un modello di architettura di rete denominato client-server.
Ogni risorsa sul web, come una pagina, un’immagine o un video, ha un proprio indirizzo unico, chiamato URL, acronimo che sta per “Uniform Resource Locator”. Gli utenti possono accedere a queste risorse utilizzando un software chiamato browser web, come Google Chrome, Safari o Firefox.
Il web ha rivoluzionato la comunicazione e l’accesso alle informazioni, rendendo possibile per chiunque con una connessione internet cercare informazioni, condividere contenuti, fare acquisti online, guardare video e molto altro ancora. È diventato una parte fondamentale della società moderna e della vita quotidiana. Ma quand’è nato?

La nascita del primo sito web della storia
Le radici del web risalgono a studi condotti da Vannevar Bush, i cui concetti furono successivamente pubblicati nel suo articolo del 1945, “As We May Think”. Il termine “ipertesto” fu introdotto per la prima volta nel 1965 da Ted Nelson.
La nascita ufficiale del World Wide Web si celebra il 6 agosto 1991, quando l’informatico inglese Tim Berners-Lee ha pubblicato il primo sito web. Tuttavia, l’idea del web era nata due anni prima, nel 1989, all’interno del CERN, il Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, di Ginevra, il principale laboratorio di fisica d’Europa. Berners-Lee fu ispirato da colleghi italiani che trasmettevano informazioni tramite linea telefonica da un piano all’altro dell’istituto, visualizzando le informazioni su video.
Il 20 marzo 1989, Berners-Lee presentò al suo supervisore un documento intitolato “Information Management: a Proposal”, che proponeva un sistema per condividere documenti scientifici in formato elettronico, indipendentemente dalla piattaforma informatica utilizzata. Questo progetto, sviluppato insieme al collega belga Robert Cailliau, aveva l’obiettivo di migliorare la comunicazione e la cooperazione tra i ricercatori del CERN. Da qui nacquero gli standard e i protocolli per lo scambio di documenti su reti di calcolatori, ovvero il linguaggio HTML e il protocollo di rete HTTP.
Nel dicembre 1990, furono completate le prime versioni dei software per il server e Berners-Lee realizzò anche il primo browser. Il primo sito web, che descriveva il progetto WWW, divenne visibile solo ai dipendenti e collaboratori del CERN il 20 dicembre 1990. Dal 6 agosto 1991, Berners-Lee iniziò a annunciare pubblicamente l’esistenza del progetto WWW e la disponibilità del software. Il 23 agosto 1991, il sito ricevette la sua prima visita da un utente esterno al centro di ricerca.
Dopo due anni di utilizzo esclusivo da parte della comunità scientifica, il 30 aprile 1993, il CERN decise di rendere il WWW disponibile a tutti rilasciando il codice sorgente in pubblico dominio. Negli anni successivi, la nuova tecnologia conobbe un rapido e vasto successo, grazie alla possibilità offerta a chiunque di creare pagine web, all’efficienza del servizio e alla sua semplicità d’uso. Questo ha portato ad una crescita esponenziale e diffusione di Internet negli anni 2000-2010, segnando l’inizio dell'”era del Web”.
In Italia, il primo sito web fu messo online dal “Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna” (CRS4) nella primavera del 1993. Il sito, crs4.it, è ancora attivo oggi, sebbene in una versione storica.
Il web oggi: numeri e dati di un fenomeno immenso
A partire da aprile 2023, ci sono circa 5,18 miliardi di utenti internet in tutto il mondo, che equivalgono al 64,6% della popolazione globale. Questo numero è in costante crescita, con un aumento di 105 milioni di utenti nel corso degli ultimi 12 mesi.
Secondo le statistiche più recenti, ci sono attualmente circa 1,97 miliardi di siti web nel mondo. Tuttavia, solo il 18% di questi siti web è attivo, il che significa che l’82% è inattivo. Questo indica che ci sono circa 200 milioni di siti web attivi al momento. Tenete presente che questo numero fluttua quotidianamente, poiché i siti web vengono lanciati o persi ogni giorno.
I linguaggi più usati per la creazione di tutti questi siti sono:
- Node.js (42.7%)
- React.js ( 40.6 %)
- jQuery (21.89)
- Express (19.28%)
- Angular (17.46).
Mentre per la ricerca web, i browser più frequentati sono i seguenti:
- Google Chrome (66,13%)
- Safari (11,87%)
- Microsoft Edge (11%)
- Altri (11%)
Il sorpasso di Safari su Microsoft Edge è dovuto in gran parte all’uso degli smartphone, e infatti è interessante anche la modalità di accesso al web al giorno d’oggi, divisa tra dispositivi mobili e desktop. Molte sono state le indagini condotte per scoprirne i numeri esatti, tra le più accurate vi è quella portata avanti da TechJury.net che india come globalmente, l’uso dei dispositivi mobili rappresenti circa il 59,6% della quota globale, rispetto all’uso del desktop al 41%.
Quindi, ad oggi, l’uso del web è abbastanza equilibrato tra dispositivi mobili e desktop, con una leggera prevalenza di dispositivi mobili. Tuttavia, le statistiche possono variare leggermente a seconda del paese e dell’anno considerato.