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Lucilla TomassiSettembre 5, 2023

Perché i programmatori odiano LinkedIn?

Carriere tech
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facebooktwitterlinkedinreddit

LinkedIn, il noto sito di social networking professionale, è una piattaforma che divide le opinioni di molti professionisti, in particolare nella categoria dei programmatori. Alcuni lo abbracciano come uno strumento di networking e di opportunità di carriera, mentre altri lo vedono come un fastidioso agglomerato di spam, autoglorificazione e distrazioni digitali.

In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui alcuni programmatori potrebbero provare antipatia nei confronti di LinkedIn, cercando di gettare luce sul fenomeno del “perché i programmatori odiano LinkedIn”.

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Matteo Baccan

Matteo Baccan

Carriere tech
Indice
  1. Cos'è LinkedIn e come funziona
  2. L'Invasione di spam
  3. Contenuti non pertinenti
  4. L'autopromozione eccessiva
  5. La mancanza di approfondimento tecnico
  6. Le offerte di lavoro non sempre chiare
  7. Gestire le connessioni
  8. Conclusioni: lati positivi e ricerca di equilibrio

Cos’è LinkedIn e come funziona

LinkedIn è una piattaforma di social networking professionale nata con l’obiettivo di connettere professionisti di tutto il mondo, facilitando il networking, la condivisione di informazioni professionali e la ricerca di opportunità di carriera.

E’ stata fondata nel 2002 e, dopo parecchi anni è stata acquisita da Microsoft nel 2016. La piattaforma in sé è stata progettata per consentire ai professionisti di connettersi, condividere informazioni sulle loro carriere e stabilire contatti professionali. Tuttavia, la realtà che molti programmatori sperimentano su LinkedIn è molto diversa da questa visione iniziale.

Il social è principalmente utilizzato per stabilire connessioni professionali. E infatti molte persone utilizzano LinkedIn per cercare opportunità di lavoro e per presentare le proprie qualifiche a potenziali datori di lavoro. Per questo sono tantissime le aziende che pubblicano annunci di lavoro sulla piattaforma, e sono altrettanti, se non di più, gli utenti che decidono di candidarsi direttamente tramite LinkedIn.

LinkedIn è ad oggi una delle principali piattaforme di social networking professionale al mondo, con oltre 775 milioni di utenti in tutto il mondo. E in sintesi è possibile affermare come LinkedIn sia una piattaforma online che svolge un ruolo importante nel facilitare la comunicazione e il networking tra professionisti e aziende di tutto il mondo, oltre a offrire una serie di strumenti e funzionalità utili per la crescita professionale e l’avanzamento di carriera.

Ma allora perché è così spesso visto con sufficienza e spesso anche con fastidio?

L’Invasione di spam

Dopo aver capito cos’è davvero il social e il suo intento nel panorama del web, iniziamo ora ad esaminare le note dolenti che fungono da deterrente per devs e professionisti.

Uno dei maggiori motivi di frustrazione tra i programmatori su LinkedIn è l’elevato numero di messaggi indesiderati. Ricevere richieste di connessione da sconosciuti seguite da messaggi di vendita aggressivi è un’esperienza comune.

I programmatori ricevono spesso richieste di connessione da persone che non conoscono e che seguono con messaggi di vendita aggressivi, nonché offerte di lavoro poco chiare. Questo fenomeno è così diffuso che secondo uno studio condotto dalla società di gestione e-mail Superhuman nel 2020, circa il 35% delle richieste di connessione su LinkedIn erano seguite da messaggi di vendita.

Contenuti non pertinenti

Altro tasto dolente è l’algoritmo che non è ancora ottimizzato al meglio: infatti non è raro imbattersi in una serie di contenuti non strettamente legati al mondo professionale o ai propri interessi.

Video di gattini carini e meme umoristici possono essere intrusivi per coloro che cercano contenuti rilevanti per il loro campo di lavoro. La mancanza di moderazione efficace può far sembrare LinkedIn più simile a Facebook che a una rete professionale.

L’autopromozione eccessiva

Un’altra questione che irrita alcuni dev è la continua e spesso assillante presenza di post mirati all’autopromozione. Alcuni utenti sembrano infatti essere coinvolti in una competizione costante per mostrare quanto siano straordinari, postando ogni successo professionale, anche il più irrilevante e a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Questo atteggiamento può risultare fastidioso per chi preferisce un approccio più modesto alla professione.

In un sondaggio condotto da Jobvite nel 2019, il 33% dei professionisti del settore tecnologico ha dichiarato che l’auto-promozione eccessiva è la cosa che più li infastidisce su LinkedIn.

La mancanza di approfondimento tecnico

LinkedIn, essendo una piattaforma per il networking e la promozione personale, può avere forti mancanze in materia di discussioni tecniche approfondite. Per i programmatori in cerca di risorse e discussioni tecniche specifiche, può essere difficile trovare un valore significativo su LinkedIn.

A riprova di ciò vi è un sondaggio condotto da Stack Overflow nel 2020 che ha rivelato come solo il 12% dei dei dev utilizza LinkedIn come principale fonte di informazioni tecniche.


Articolo consigliato: Stack Overflow entra nel mondo dell’IA con OverflowAI


Le offerte di lavoro non sempre chiare

Altra nota dolente è la presenza di offerte di lavoro per nulla esplicative: spesso mancano pezzi o sono presenti delle omissioni tattiche da parte delle aziende. Infatti non è raro vedere annunci di lavoro senza RAL (Retribuzione Annua Lorda), o con la fastidiosa e irritante scritta “RAL commisurata all’esperienza”, affermazione alquanto assurda poiché la maggior parte delle aziende ha, o dovrebbe almeno avere un’idea ben chiara di quanto intende investire su ogni singola risorsa.

Inoltre sono altresì presenti proposte di lavoro all’interno delle quali vi è soltanto elencato un innumerevole numero di skill, certificati e esperienze richieste, senza poi far comprendere bene all’ipotetico candidato in cosa consisterà il suo lavoro vero e proprio.

L’insieme di queste problematiche, aggiunto al fatto che raramente LinkedIn controlla le offerte pubblicate sulla sua stessa piattaforma, richiamando chi crea annunci loffi, può portare all’allontanamento di chi cerca lavoro, soprattutto nel campo della programmazione.

Gestire le connessioni

Per alcuni devs, la gestione delle connessioni su LinkedIn può diventare un compito gravoso. Infatti non è affatto scontato riuscire a mantenere una rete professionale su larga scala, e far sì che questa sia florida e utile può comportare una miriade di notifiche, aggiornamenti e richieste di connessione da gestire, creando un senso di sopraffazione.

Conclusioni: lati positivi e ricerca di equilibrio

Nonostante le critiche, è importante riconoscere che LinkedIn ha anche numerosi vantaggi. Molti dev lo utilizzano con successo per espandere la loro rete professionale, cercare nuove opportunità di lavoro e condividere le loro conoscenze con altri esperti del settore.

In ultima analisi, la relazione tra i programmatori e LinkedIn è complessa. Mentre alcuni trovano valore nella piattaforma per il networking e l’avanzamento professionale, altri la vedono come un fastidio digitale. La chiave sta nel trovare un equilibrio personale e nell’usare LinkedIn in modo strategico per raggiungere obiettivi professionali.

Quindi sì, LinkedIn può essere un’utile risorsa per i programmatori se utilizzato in modo intelligente, ma è importante essere consapevoli dei suoi aspetti negativi e delle possibili soluzioni per mitigarli. Il vero segreto per una relazione più armoniosa con LinkedIn sta nel trovare un equilibrio tra il networking professionale e la gestione delle distrazioni digitali.

Ma se proprio non convince LinkedIn come piattaforma professionale per cercare il prossimo step per la propria carriera, Codemotion viene in soccorso dei dev anche in questo ambito tramite la sua piattaforma di matchmaking progettata aiutare per sviluppatori e talenti tech: Codemotion Talent.

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Tagged as:carriere tech dev senior

Lucilla Tomassi
Nonostante la formazione puramente umanistica, mi diverte e incuriosisce scrivere e seguire gli ultimi trend tech, intervistare personaggi di spicco di questo mondo e cimentarmi nelle biografie dei grandi personaggi (specialmente donne) che hanno contribuito all'avanzamento tecnologico del nostro presente.
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