• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to footer

Codemotion Magazine

We code the future. Together

  • Discover
    • Events
    • Community
    • Partners
    • Become a partner
    • Hackathons
  • Magazine
    • Backend
    • Dev community
    • Carriere tech
    • Intelligenza artificiale
    • Interviste
    • Frontend
    • DevOps/Cloud
    • Linguaggi di programmazione
    • Soft Skill
  • Talent
    • Discover Talent
    • Jobs
    • Manifesto
  • Companies
  • For Business
    • EN
    • IT
    • ES
  • Sign in
ads

Stefania MarinelliOttobre 29, 2024 5 min di lettura

Grazie dei fior, e del feedback

Dev Life
dare e ricevere feedback
facebooktwitterlinkedinreddit

Dare e ricevere un feedback fa parte della routine – o almeno dovrebbe farne parte.

Quando pensi alla parola “feedback”, cosa ti viene in mente?
Forse quel momento un po’ imbarazzante dopo una presentazione in inglese, quando un o una collega si avvicina con quel famoso “Ciao, posso darti un feedback?”.
O magari ti tornano in mente le performance review di fine anno o fine quarter, quelle conversazioni one-to-one con la tua manager o il tuo manager in c’è sempre una parte riservata al feedback.

Recommended article
libri per l'estate
Luglio 2, 2025

“Un programmatore che legge ne vale due”: libri tech per l’estate 2025

Arnaldo Morena

Arnaldo Morena

Dev Life

Il ciclo virtuoso del feedback nello sviluppo software

Il mondo dello sviluppo software è fatto (o dovrebbe essere fatto) di cicli continui di miglioramento, cicli che possono avere diverse lunghezze, da ore, giorni, settimane a mesi e mi fermo qui perché la mia mente non concepisce cicli di miglioramento più lunghi di 3 mesi, problema mio, eh.

Le radici del feedback nell’Extreme Programming

Il planning/feedback loop dell’Extreme Programming uno dei Valori recita:

“Feedback: We will take every iteration commitment seriously by delivering working software. We demonstrate our software early and often then listen carefully and make any changes needed. We will talk about the project and adapt our process to it, not the other way around.”

I diversi livelli del feedback nel software development

Il feedback immediato: Pair Programming e beyond

Il ciclo di feedback più stretto che possiamo sperimentare è quello che si crea durante il pair programming (o mob programming, o duck programming per chi ama proprio il silenzio!).
È un feedback istantaneo, continuo, che ci permette di catturare errori sul nascere e migliorare la qualità del codice in tempo reale.

Ma il feedback nel mondo dello sviluppo software non si ferma qui. Pensiamo a:

  • Unit test che ci dicono immediatamente se qualcosa si è rotto
  • Acceptance test che verificano se stiamo costruendo la cosa giusta
  • Daily stand-up meeting dove condividiamo progressi e ostacoli

La sfida del feedback interpersonale

Se dare feedback sul codice può sembrare relativamente semplice (il codice funziona o non funziona, giusto?), le cose si complicano quando dobbiamo dare feedback su processi, dinamiche di team o comportamenti personali.

La paura di offendere un collega o di creare attriti nel team può portare molte persone ad evitare del tutto il feedback o a esprimersi in modo vago. Altre persone invece potrebbero esprimersi in modo troppo diretto, causando malumori e intaccando la collaborazione

Inoltre, quando si lavora in un team internazionale, le differenze culturali e di comunicazione possono complicare ulteriormente il quadro: un feedback percepito come costruttivo in una cultura può sembrare eccessivamente critico in un’altra.

Ok, quindi come lo do questo feedback?

  1. E’ un buon momento?
    • Prima di tutto, chiedi se è il momento giusto per un feedback. Sembra banale, ma questo semplice passo può fare la differenza tra un feedback ben accolto e uno che cade nel vuoto. E se il momento giusto non arriva mai? Beh, ci hai provato, ma certo non puoi forzare, né con colleghe/i né con le persone del tuo team.
  2. Parla di fatti, non della persona
    • Inizia parlando dei fatti, qualcosa che può essere osservato, non un giudizio, non una opinione, tipo non dire: “Sei sempre in ritardo” è raro che qualcuno arrivi sempre in ritardo… molto probabilmente succede qualche volta? Di’ invece: “Ho notato che questa settimana sei arrivato alle 9:30 in tre occasioni”.
      Parlare dei fatti dovrebbe creare un terreno comune, qualcosa che tutte e due le persone riconoscono, una base da cui partire, costruire.
      Inoltre portando il feedback nella sfera delle azioni, nella sfera del fare, risulta più facile fare una richiesta, chiedere un agire diverso per esempio “Potresti arrivare alle 9 così iniziamo il meeting insieme?”
  3. Usa la prima persona
    • Quando parli dei fatti, usa sempre la prima persona, dì quello che hai visto e che hai capito, in prima persona.
  4. Prima è, meglio è
    • Se puoi, offri il feedback quando gli eventi sono ancora freschi. Le persone tendono a ricordare le situazioni in modo diverso col passare del tempo…
  5. Bilancia positivo e negativo
    • Non limitarti a dare feedback solo quando c’è qualcosa che non va. Crea l’abitudine di dare feedback anche per i successi e i progressi, altrimenti quando dici “Posso darti un feedback?” le persone potrebbero avere sempre qualcosa di piú importante da fare.

E come lo ricevo?

L’etimologia della parola “feedback” contiene “to feed” (nutrire). Ma come per il cibo, non sempre abbiamo fame o voglia di quello che ci viene offerto. E va bene così. Possiamo scegliere quando ricevere feedback, possiamo decidere cosa farne una volta ricevuto e possiamo anche “Buttarlo via” se non ci serve per il nostro percorso di crescita.

Quando invece siamo pronti a riceverlo?

Strategie per ricevere feedback costruttivo

  1. Sei pronto mentalmente?
    • Accetta il feedback se sai che hai le energie per gestirlo, digerirlo, farci qualcosa e poi lasciarlo andare.
  2. Cercalo!
    • Sarebbe anche utile chiedere feedback specifici su aspetti che vuoi migliorare, magari prima di una riunione od un evento, andare da due o tre persone e chiedere di osservare un comportamento su cui stai lavorando.
      Forse stai lavorando per presentare meglio un progetto: prima della presentazione, potresti condividere il tuo obiettivo, dire che hai fatto delle prove e che saresti grato di ricevere feedback sul tono di voce, sul ritmo, sul flusso: più la richiesta è specifica meglio è!
  3. Ascolta attivamente
    • Ok, hai deciso che era il momento giusto per ricevere un feedback quindi ora ascoltalo, non interrompere, fai domande di chiarimento se c’è qualcosa che non ti è chiaro, prendi appunti se necessario.
  4. Processa e decidi
    • Non sei obbligato a implementare ogni feedback ricevuto, valuta quali feedback sono allineati con i tuoi obiettivi di crescita, se non ti è utile in questo momento, ringrazia e lascia andare i feedback che non ti servono, senza rimuginarci sopra.

Il feedback nel team

Il passo successivo è poi quello di creare le condizioni di dare e ricevere feedback anche nel team, non solo uno a uno.

  1. Regole chiare
    • Quali sono le modalità di feedback preferite del team? Decidere insieme come e quando è preferibile scambiarsi i feedback, può essere una conversazione da avere.
    • Anche creare spazi dedicati per il feedback può essere una buona idea. Per esempio, per i feedback positivi, uno spazio per i KUDOS in retrospettiva, di solito funziona.
    • Stabilite rituali regolari per lo scambio di feedback
  2. Siamo sicuri? (psicologicamente)
    • Se si vive in un ambiente in cui fare sempre la cosa giusta è la sola cosa premiata, accettare un feedback di miglioramento, potrebbe non essere così facile, e ci si potrebbe chiudere a riccio.
  3. Adatta il feedback al contesto culturale
    • In team internazionali, considera le differenze culturali, la persona che stile di comunicazione ha? cerca di adattare il tuo stile di comunicazione. Sii consapevole che lo stesso messaggio può essere interpretato diversamente in culture diverse. Un libro interessante se ti va di approfondire è The Culture Map di Erin Meyer.

Alla fine

Il feedback è uno strumento potentissimo e necessario nel mondo dello sviluppo software, e come ogni strumento potente, richiede pratica, consapevolezza e sensibilità per essere utilizzato efficacemente.

Non esiste una formula magica che funzioni per tutti, prova a seguire questi principi e adattali al tuo contesto, e soprattutto, sei hai un feedback, fammi sapere!

Codemotion Collection Background
Agile
Selezionati per te

Vuoi scoprire più articoli come questo? Dai un’occhiata alla collection Agile dove troverai sempre nuovi contenuti selezionati dal nostro team.

Share on:facebooktwitterlinkedinreddit

Tagged as:feedback improvement feedback people feedback team feedback

Stefania Marinelli
Stefania ha da poco iniziato la sua quarta vita e spera di averne almeno altre tre. Dopo studi classici (lettere moderne cinema e teatro) è entrata nel mondo del lavoro grazie alla programmazione, era il 1999 e studiando di notte, sperimentando e chiedendo molto ai colleghi di giorno è riuscita a guadagnarsi da vivere sviluppando in ASP, Visual Basic, C, C++. Nel 2009, dopo qualche anno come project manager e team leader, ha finalmente conosciuto i metodi Agili che hanno risposto alla sua domanda "Ma siamo sicuri che il GANTT sia l'unico modo?" Ha preso la certificazione da Scrum Master…
Netflix: come la tecnologia ha rivoluzionato l’intrattenimento
Previous Post
Ecco Flock, la fork di Flutter per accelerare lo sviluppo
Next Post

Footer

Discover

  • Events
  • Community
  • Partners
  • Become a partner
  • Hackathons

Magazine

  • Tech articles

Talent

  • Discover talent
  • Jobs

Companies

  • Discover companies

For Business

  • Codemotion for companies

About

  • About us
  • Become a contributor
  • Work with us
  • Contact us

Follow Us

© Copyright Codemotion srl Via Marsala, 29/H, 00185 Roma P.IVA 12392791005 | Privacy policy | Terms and conditions