Ho avuto il piacere di intervistare Valentina Alto, autrice del libro “Intelligenza Artificiale in pratica: Diventare maestri nell’utilizzo dei modelli OpenAI”, l’anno scorso all’evento Codemotion per il Dev Book Club su un libro precedente che si intitola “Modern Generative AI with ChatGPT and OpenAI Models: Leverage the capabilities of OpenAI’s LLM for productivity and innovation with GPT3 and GPT4”.
Non che avessi bisogno di conferme ma devo dire che anche dal vivo ha dimostrato una competenza fuori dal comune accompagnata da una grande entusiasmo nel rispondere alle domande delle persone presenti in sala. Purtroppo in quella occasione la registrazione venne fuori un casino sovrapponendo più tracce audio diventando non solo inutilizzabile ma talmente intellegibile che so che qualcuno la usa mandandola al contrario cercando di evocare demoni e spettri vari.
Di cosa parla il libro “Intelligenza Artificiale in pratica: Diventare maestri nell’utilizzo dei modelli OpenAI”
“Intelligenza Artificiale in pratica: Diventare maestri nell’utilizzo dei modelli OpenAI”, è scritto in italiano è forse questo aiuta anche un pubblico meno “tecnico” ad avvicinarsi ad un argomento sulla bocca di tutti ma su cui è facile prendere degli abbagli o meglio delle “allucinazioni”, il fatto che non siamo di fronte a una traduzione automatica ci metta anche al riparo da un sacco di “nonsense” che stanno riaffiorando e che stridono come unghie sulla lavagna ogni volta che se ne becca uno.
Il libro vuol essere una guida concreta per chi vuole approfondire l’uso di strumenti IA, in particolare quelli sviluppati da OpenAI ma è bene ricordare che Valentina è in forza a Microsoft, è naturale che conosca meglio gli strumenti creati a Redmond e dintorni.
Pubblicato da Apogeo, si rivolge a un pubblico ampio, dai professionisti del settore tecnologico agli appassionati che cercano di comprendere meglio come integrare l’IA nella loro vita quotidiana o nelle loro attività lavorative, riuscendo a bilanciare un approccio pratico con spiegazioni teoriche accessibili, rendendo il testo adatto sia ai principianti sia a chi ha già una conoscenza di base dell’argomento, partendo da poca teoria e molta pratica ed è divertente vedere come molte delle previsioni fatte sono risultate azzeccate, verificandosi in tempi più brevi delle aspettative.
L’incipit di “Intelligenza Artificiale in pratica” è una panoramica sull’intelligenza artificiale, esplorandone la storia, le potenzialità e anche le implicazioni etiche. Il primo capitolo introduce il lettore alle basi della tecnologia IA senza appesantirlo con troppi dettagli tecnici, rendendo il contenuto fruibile anche per chi è completamente nuovo all’argomento.
Si passa poi ai modelli di linguaggio OpenAI. spiegando con precisione cosa sono, come funzionano e quali sono i loro limiti. I capitoli successivi approfondiscono diversi argomenti pratici, come la creazione di chatbot, la generazione di contenuti, l’analisi dei dati e l’automazione dei processi aziendali.
Molti esempi sono corredati da tutorial passo-passo e casi d’uso reali che facilitano la messa in pratica delle conoscenze acquisite. Ad esempio, il capitolo dedicato alla creazione di chatbot guida il lettore attraverso il processo di progettazione e implementazione, spiegando chiaramente come configurare un modello GPT per rispondere alle domande degli utenti in modo efficace e coerente.
Ci sono poi suggerimenti e strategie per migliorare l’efficacia delle interazioni con l’IA e si enfatizza l’importanza di progettare prompt ben strutturati per ottenere risposte accurate e rilevanti, una competenza cruciale per chiunque lavori con modelli di linguaggio come GPT.
Personalmente ho trovato le sezioni dedicate al prompt engineering particolarmente utili, fornendo una visione dettagliata di come formulare richieste e sfruttare al meglio le capacità del modello. E’ facile per persone che lavorano nell’ambito della programmazione, dare molte cose per scontate, mentre invece alcune best practice fanno la differenza in contesti in cui occorrono risposte ben strutturate. Smanettare va bene ed è divertente, ma i manuali andrebbero sempre tenuti in considerazione: RTFM è un acronimo molto in disuso oggigiorno e i risultati sono tangibili.
Dicevamo dei casi d’uso in contesti variegati. Valentina ci mostra come i modelli OpenAI possano essere applicati in diversi settori, dall’educazione al marketing, dall’assistenza clienti alla programmazione. Questa varietà di esempi dimostra la versatilità dell’IA e ispira chi legge a considerare modi innovativi per integrare la tecnologia nelle in attività professionali o personali.
Un aspetto importante trattato di “Intelligenza Artificiale in pratica” è l’etica nell’uso dell’intelligenza artificiale. Valentina dedica un capitolo intero alle questioni etiche, sottolineando l’importanza di utilizzare l’IA in modo responsabile. Tra i temi trattati, vi sono il rischio di bias nei modelli di linguaggio, le implicazioni per la privacy dei dati e il potenziale abuso della tecnologia. Chiaramente è una fotografia della questione nel momento in cui il libro è andato in stampa, come sappiamo la questione è in divenire e si stanno aprendo molteplici scenari.
Insomma un libro che è bene tenere sul comodino o sulla scrivania, a seconda di quanto l’AI sta cambiando le vostre vite, o meglio in base alla percezione che ne state avendo, perchè il cambiamento sta avvenendo per tutti…