L’evoluzione delle dinamiche lavorative, soprattutto durante la pandemia che ha investito il globo qualche anno fa, ha assunto una nuova prospettiva rendendo il lavoro remoto una “conditio sine qua non” per tutte le aziende.
Naturalmente quelle che avevano già adottato questa modalità in tempi non sospetti, come Madisoft che aveva iniziato gradualmente già dal 2013, si sono trovate ad avere un notevole vantaggio strategico. In questo contesto in continua trasformazione, ad esempio, è fondamentale analizzare e adottare le migliori tecniche per garantire un efficace funzionamento del team che opera online, ma non ci sono metodologie che funzionano per tutti e ciascuna deve essere comunque adattata al contesto ed alla cultura tipica dell’azienda.
Proprio dalle esperienze come early adopter, dalle lezioni apprese in anni di sperimentazioni su un vasto terreno inesplorato e dall’analisi quantitativa sui risultati aziendali è nata l’esigenza di ricapitolare successi e fallimenti che hanno contribuito a formare un nuovo paradigma, che ad oggi permette di essere più efficienti, rafforzando il rapporta azienda-lavoratore e influenzando in maniera significativa anche le politiche di engagement e retention.
Adattare gli strumenti e le tecnologie per la pianificazione del lavoro
Personalizzare gli strumenti e le tecnologie per la pianificazione delle attività rappresenta un passo cruciale nel garantire un lavoro efficiente e ben organizzato. La selezione attenta degli strumenti di comunicazione e collaborazione online diventa determinante per facilitare la cooperazione del team. Un esempio pratico potrebbe essere l’adozione di piattaforme di comunicazione istantanea come Slack o Microsoft Teams per facilitare la comunicazione in tempo reale all’interno del team. Questi strumenti consentono la creazione di canali dedicati a progetti specifici, agevolando la condivisione rapida di informazioni, file e aggiornamenti tramite Google Drive o qualsivoglia strumento di cloud storage condiviso, promuovendo così una comunicazione più efficiente.
L’aspetto della gestione del team ha già avuto un boost pre pandemia in quanto l’esigenza di una collaborazione strutturata, specialmente in ambito di sviluppo software open source, è sempre stata all’avanguardia nel fornire strumenti di lavoro condivisi e, solitamente, fruibili come Saas. Un’implementazione concreta potrebbe includere l’uso di strumenti di project management come Trello, Jira e Asana. Queste piattaforme permettono di organizzare le attività, assegnare compiti e monitorare lo stato di avanzamento dei progetti in modo centralizzato. In questo modo, il team viene messo nelle condizioni migliori per collaborare da remoto pur mantenendo una visione chiara delle attività in corso e delle scadenze.
Inoltre, è essenziale condurre discussioni approfondite e sensibilizzare il team sulle procedure di privacy correlate all’utilizzo degli strumenti online, assicurando una gestione sicura e consapevole delle informazioni sensibili.
Impostare una comunicazione online efficace
Passando poi a come gestire le connessioni tra i vari membri della squadra, è essenziale promuovere una comunicazione chiara e aperta nel contesto online, favorendo la condivisione di informazioni attraverso canali scritti e pubblici anziché utilizzare solo messaggi privati. Ad esempio, l’utilizzo di un canale dedicato per gli aggiornamenti di progetto e le comunicazioni importanti consente a tutti i membri del team di accedere facilmente alle informazioni rilevanti. Inoltre, incoraggiare la documentazione scritta delle decisioni chiave e delle direttive contribuisce a evitare fraintendimenti e a mantenere una traccia chiara delle attività.
Oltre agli strumenti di comunicazione asincrona naturalmente esistono quelli che vanno a sostituire le vecchie riunioni con tutta la mitologia che circonda queste ultime. Sulla loro utilità si sono consumati litri di inchiostro, chiaramente ogni declinazione con qualsivoglia strumento ha i suoi pro e contro, per massimizzarne il risultato cercando di eliminarne il più possibile le scorie ci sono comunque dei “proiettili d’argento” ad esempio introdurre un ordine del giorno in anticipo e stabilire tempi chiari per le riunioni assicura una struttura condivisa che tutti si troveranno a dover seguire, riducendo il rischio di dispersione e mantenendo la partecipazione attiva del team.
Organizzare il lavoro a distanza
La suddivisione del lavoro in aziende che operano da remoto è un aspetto nevralgico che deve essere effettuato in maniera chiara e misurabile Ad esempio, stabilire un obiettivo settimanale o mensile, come il completamento di determinate attività o il raggiungimento di milestone specifiche, fornisce al team una guida completa per le proprie responsabilità, utile anche a stabilire le diverse priorità riguardo i task da completare.
Solitamente il lavoro remoto trova nelle pratiche agile un alleato formidabile. Grazie ai repository condivisi su piattaforme dedicate, su tutti GitHub e Bitbucket, è possibile seguire il flusso di lavoro dei singoli, vedere le richieste di modifica, analizzare il successo dei test e avere diverse versioni del codice a seconda delle esigenze.In più determina un abbattimento dei tempi nel time to market rendendo gli stakeholder molto più coinvolti nel prodotto. L’implementazione di pratiche di sviluppo come Continuous Integration (CI) e Continuous Deployment (CD) consente al team di integrare modifiche al codice in modo continuo, riducendo il rischio di conflitti e migliorando la stabilità del progetto. L’approccio agile e l’automazione sono fondamentali per adattarsi alle sfide del lavoro remoto, garantendo efficienza, collaborazione e coerenza nel processo di sviluppo.
Trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e struttura è cruciale per un ambiente di lavoro remoto sano. Per esempio, consentire ai membri del team di gestire il proprio orario lavorativo in modo flessibile, ma stabilendo chiaramente le aspettative riguardo alle riunioni e alle scadenze, favorisce un ambiente di lavoro meno stressante ma al tempo stesso strutturato. L’utilizzo di calendari condivisi o strumenti di gestione del tempo come Clockify o Toggl può aiutare a monitorare le ore lavorative e garantire il rispetto degli impegni. Inoltre, la promozione di una comunicazione aperta sulla disponibilità e la pianificazione individuale contribuisce al bilanciamento tra flessibilità e struttura, consentendo al team di adattarsi alle proprie esigenze senza compromettere l’efficacia complessiva.
Valutazione e miglioramento continuo
Incoraggiare l’iniziativa individuale e permettere ai membri del team di prendere decisioni autonome rispetto a compiti specifici sono entrambi passi che saranno ricompensati in termini di coesione e velocità dell’intero progetto.
Produrre dei backlog per quanto riguarda le attività o indire sessioni di retrospettiva, un altro strumento molto potente sempre presente nelle cerimonie agile, permette di avere il polso della situazione sulla soddisfazione dei propri collaboratori, inoltre la gestione del feedback regolare e le sessioni di valutazione online sono essenziali per il miglioramento continuo e la crescita del team. L’approccio strutturato e regolare al feedback assicura che i membri del team comprendano e creino aspettative, ricevano supporto continuo e si sentano coinvolti nel processo di miglioramento, anche quando lavorano in modalità remota.
Le cose da evitare e a cui fare attenzione
Accanto però alle best practices da seguire, ci sono anche scelte e decisioni dalle quali è bene stare lontani, come la creazione di un ambiente spersonalizzante online, che può influire sul livello di stress e di disagio provato dai vari membri del team. La letteratura su queste eventualità va man mano crescendo, c’è chi sposta addirittura l’accento sul team building come summa per analizzare e comprendere il livello di benessere dei singoli lavoratori. Certo è che questo può fornire una macro visione, ma occorre sempre considerare che il singolo lavoratore ha esigenze e caratteristiche peculiari a cui occorre rispondere con strumenti ad hoc. In questa fase la fa da padrone la dimensione aziendale che agevola l’ambiente a seconda se disponga o meno di un reparto hr efficiente e correttamente dimensionato, in mancanza di ciò bisogna sopperire con team leader dotati di un soft skill adeguate, cosa che purtroppo nell’ambito degli sviluppatori, viene spesso sottovalutata.
Organizzare sessioni periodiche di formazione in aula o incoraggiare la partecipazione a eventi online può anch’esso contribuire a creare una connessione tra i membri del team. Inoltre, garantire che ci sia trasparenza sulle attività del team e favorire la condivisione regolare degli obiettivi e dei progressi può ridurre il senso di isolamento, offrendo una visione condivisa delle attività e dei successi.
Non è sempre detto però che un ambiente inizialmente sano non possa peggiorare, per questo è importante non ignorare qualsiasi segnale di stress si riesca a percepire sia da parte del gruppo, sia dei singoli sviluppatori, poiché questi potrebbero avere un impatto negativo sulla produttività e sulla salute mentale dell’intero progetto. La consapevolezza e la prontezza nel rispondere ai segnali di stress sono essenziali per mantenere un clima di lavoro positivo e sostenibile.
Remote work: la strada giusta per le professioni tech
Vediamo ora qualche dato concreto riguardante il remote work, partendo da una survey globale condotta su 15.000 aziende che è riuscita a stabilire che nell’85% dei casi, il lavoro da remoto ha portato a risultati aziendali migliori. Le aziende hanno constatato un aumento della produttività, una maggiore flessibilità operativa e una migliore soddisfazione dei dipendenti. Questo dato sottolinea l’efficacia del lavoro remoto nell’ottimizzazione delle performance aziendali su scala globale.
Un altro sondaggio rivolto a 6.100 professionisti IT ha invece evidenziato che l’81% degli sviluppatori è sempre più propenso ad accettare lavori che offrono l’opzione di lavoro remoto. Questo dato riflette la crescente preferenza degli sviluppatori per un ambiente di lavoro flessibile, indicando una tendenza significativa nel settore IT verso la valorizzazione del lavoro a distanza come elemento determinante nella scelta di un’opportunità lavorativa.
Infine, secondo i risultati di una survey condotta nel 2022, il lavoro da casa si è dimostrato efficace nel ridurre l’incidenza di burnout tra gli sviluppatori. La flessibilità offerta dal lavoro remoto consente alle persone di gestire in modo più equilibrato il proprio carico di lavoro, riducendo lo stress legato agli spostamenti e favorendo una migliore gestione del tempo. Questa constatazione evidenzia i benefici del lavoro da remoto non solo sulla produttività, ma anche sulla salute mentale e il benessere dei professionisti del settore IT.