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Orli DunSettembre 17, 2025 4 min di lettura

Il percettrone– Reti neurali: la prima pietra

Intelligenza artificiale
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Immagina un cervello in miniatura, una cellula digitale che può imparare a prendere decisioni semplici. Questo, in sostanza, è un percettrone, l’eroe dimenticato che ha posto le basi per le potenti reti neurali che oggi alimentano l’intelligenza artificiale. Non spaventarti con i termini tecnici; li scomporremo pezzo per pezzo finché tutto non sarà chiaro.

Percettrone e reti neurali

Pensa al tuo cervello. È composto da miliardi di neuroni interconnessi che comunicano tra di loro. Quando vedi un cane, determinati neuroni si “attivano” in un modo specifico, permettendoti di riconoscerlo. Le reti neurali artificiali sono una semplificazione di questo processo biologico. Sono sistemi computazionali ispirati al cervello che possono imparare dai dati, identificare schemi e prendere decisioni.

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Orli Dun

deep learning

Il percettrone è il neurone più semplice di queste reti. È l’unità fondamentale che riceve informazioni, le elabora e emette un segnale di uscita. Un neurone artificiale che prende vari ingressi, li pondera e produce un’uscita binaria (0 o 1). Prima di vedere il perceptrone, diamo un’occhiata agli strumenti matematici che lo rendono possibile: vettori, matrici e il prodotto scalare.

Capire i vettori

Un vettore è semplicemente una lista ordinata di numeri. Puoi pensarlo come una freccia nello spazio che punta a una posizione specifica. Vettore: una lista ordinata di numeri. Esempio: v = [2, –1, 4].

Le nostre entrate formano un vettore: X = [x1, x2, x3]
I nostri pesi formano un altro vettore: W = [w1, w2, w3]

Percettrone: ingressi, pesi e uscita

Immagina il nostro percettrone come una bilancia intelligente.

Ingressi (Inputs): Sono i dati che diamo al percettrone. Pensali come caratteristiche o “indizi” su qualcosa. Ad esempio, se vogliamo che il nostro percettrone decida se un frutto è una mela, gli ingressi potrebbero essere:

  • Forma (è rotonda?)
  • Colore (è rossa o verde?)
  • Dimensione (piccola/media?)

Ogni ingresso è un numero. Possiamo rappresentarli come un insieme di numeri: [x1, x2, x3,…, xn].

Capire le matrici

Una matrice è una raccolta rettangolare di numeri, organizzata in righe e colonne. Pensala come una tabella di dati. Un array bidimensionale di numeri (più vettori impilati).

In una rete neurale multicapa, possiamo rappresentare tutti i pesi tra uno strato e il successivo come una matrice. Questo consente di eseguire calcoli molto efficienti utilizzando la moltiplicazione di matrici, che è una generalizzazione del prodotto scalare. Ogni colonna della matrice dei pesi potrebbe rappresentare i pesi per un percettrone specifico nel successivo strato. Esempio:

M = [[2, -1, 4],
[1, 0, 3],
[5, 2, 1]]

A cosa servono?

  • Rappresentare i dati di ingresso (vettori)
  • Pesare tali ingressi (vettore dei pesi)
  • Eseguire operazioni con molte neuroni contemporaneamente (matrici dei pesi)

Pesi (Weights)

Qui è dove l'”intelligenza” del percettrone inizia a manifestarsi. Ogni ingresso ha un peso associato. Pensali come l'”importanza” che il perceptrone attribuisce a ciascun indizio.

  • Se il colore rosso è molto importante per identificare una mela, il peso associato al “colore rosso” sarà alto.
  • Se la dimensione non è così importante, il suo peso sarà più basso.

Questi pesi sono numeri che il perceptrone apprende e regola nel tempo. Li rappresentiamo come un altro insieme di numeri: [w1, w2, w3,…, wn].

Bias (Bias)

È come una “soglia” aggiuntiva o un “spintone” che il percettrone può avere. Ci aiuta a regolare l’uscita anche quando tutti gli ingressi sono zero. Pensalo come un valore predefinito che c’è sempre, indipendentemente dagli ingressi.

Il rpocesso interno del percettrone

Ora vediamo come il percettrone prende una decisione. Il cuore del percettrone è un’operazione semplice ma potente:

Passo 1: moltiplicare e sommare
Il perceptrone prende ogni ingresso (xi) e lo moltiplica per il peso corrispondente (wi). Poi somma tutti questi prodotti e aggiunge il bias (b). Immagina di avere due ingressi (x1, x2) e i loro pesi corrispondenti (w1, w2) e un bias (b). Il calcolo sarebbe:

Risultato = (x1 * w1) + (x2 * w2) + b

Questo passo è cruciale e qui entrano in gioco i vettori e il prodotto scalare.

Prodotto Scalare
Il prodotto scalare (o prodotto punto) tra due vettori v e w della stessa lunghezza è la somma dei prodotti dei componenti:

Esempio:
v = [2, -1, 4]
w = [1, 3, 0]

Nel percettrone, questo valore decide se il neurone “spara” (1) o no (0).

In altre parole, il nostro prodotto punto è un’operazione matematica tra due vettori che produce un numero unico. È esattamente quello che facciamo nel Passo 1:

Risultato = (X * W) + b

Passo 2: La decisione (Funzione di attivazione)
Una volta che il percettrone ha combinato i suoi ingressi con i pesi e il bias, il risultato passa attraverso una “funzione di attivazione”. Questa funzione è come un interruttore. Per il perceptrone originale, questa funzione era molto semplice:

  • Se il risultato supera una certa soglia (ad esempio, zero), il perceptrone si “attiva” e emette un 1.
  • Se non la supera, emette un 0.

Cioè, una volta che abbiamo il risultato, il percettrone lo passa attraverso la sua funzione di attivazione. Per il percettrone originale, questa era una funzione a gradino o di soglia:

  • Se il risultato ≥ soglia (o risultato ≥ 0 se la soglia è incorporata nel bias), l’uscita è 1.
  • Se il risultato < soglia, l’uscita è 0.

E questo è tutto! Il percettrone ha preso una decisione. È una decisione binaria: sì o no, 1 o 0.

Il percettrone passo per passo

Ingressi: x = [x₁, x₂, …, xₙ]
Pesi: w = [w₁, w₂, …, wₙ]
Bias (bias): un numero b che sposta la soglia di decisione
Calcolo interno: z = prodotto scalare(w, x) + b
Funzione di attivazione (step): y = 1 se z ≥ 0, y = 0 se z < 0
Questo semplice schema impara a classificare i dati linearmente separabili.

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